Strategie: come e dove investono le grandi assicurazioni

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Nonostante un contesto ancora sfidante e complesso, prosegue la propensione per gli investimenti risk-on. Lo dimostra il Global Insurance Survey di Goldman Sachs Asset Management, che svela le asset class favorite e le strategie adottate dalle compagnie di assicurazione

Spettro recessione, tensioni geopolitiche e inflazione ancora elevata dovrebbero spaventare gli investitori e farli allontanare dai mercati? Dai risultati della dodicesima edizione della Global Insurance Survey annuale di Goldman Sachs Asset Management, dal titolo Balancing with Yield on the Inflation Tightrope, la risposta è no, anzi, si evidenzia un certo appetito per il rischio tra le grandi compagnie assicurative del mondo.

“A fronte di un’inflazione elevata, delle crescenti tensioni geopolitiche e degli effetti dell’inasprimento della politica monetaria, le compagnie assicurative cercano di trarre vantaggio dall’aumento dei tassi di interesse, gestendo al contempo il proprio rischio di mercato”, afferma Matt Amas, Global Head of Insurance Asset Management della casa di gestione americana.

L’indagine della casa di gestione americana ha raccolto le opinioni di 343 CIO e CFO, ossia direttori finanziari e di investimento, di compagnie assicurative che, nel loro insieme, gestiscono oltre 13mila miliardi di dollari di asset a livello globale.

E una prima indicazione rilevante è che per la prima volta gli assicuratori hanno indicato l’aumento delle opportunità di rendimento nel contesto attuale come il fattore più influente sulle decisioni di asset allocation (68%), con una percentuale quasi tre volte superiore a quella di coloro che, al contrario, affermano di star riducendo il rischio per via dei timori relativi alle minusvalenze in ambito azionario o del credito (25%).

Investimenti: obbligazioni e private markets le aree favorite

Dai risultati emerge che, pur prevedendo un deterioramento della qualità del credito e un’imminente recessione negli Stati Uniti, gli assicuratori sono fortemente orientati verso il reddito fisso e mirano ad aumentare la duration e il rischio di credito. “Nonostante le incerte condizioni di mercato, riteniamo vi siano reali opportunità di investimento nei mercati privati e pubblici, soprattutto nel credito, dove i rendimenti sempre più interessanti del reddito fisso hanno richiamato nuovamente l’attenzione degli investitori assicurativi”, sottolinea Michael Siegel, Global Head of Insurance Asset Management and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management.

A differenza del 2022, il 28% degli assicuratori ha in programma di aumentare significativamente l’esposizione alla duration, in linea con le previsioni del mercato che stimano un calo dei tassi di interesse dopo un anno caratterizzato da ingenti rialzi.

Ma non solo obbligazionario. Tra le preferenze spuntano anche i mercati privati, tra cui il credito privato, il private equity e le infrastrutture per diversificare il portafoglio e trarre vantaggio dall’incremento dei premi di liquidità. Infatti, più della metà degli assicuratori a livello globale (il 51%) è intenzionata ad aumentare la propria allocazione negli asset privati nel corso dei prossimi 12 mesi, in particolare sul debito privato corporate (con una quota del 41%). Inoltre, il 29% degli intervistati stima di incrementare l’allocation al private equity e il 28% nel comparto azionario e del debito dedicati al settore delle infrastrutture.

Da non dimenticare nemmeno l’interesse per i temi legati alla sostenibilità. I fattori ESG (Environmental, Social e Governance) continuano infatti a essere protagonisti, tanto che
il 90% degli intervistati afferma di aver preso in considerazioni tali temi durante il processo
d’investimento.

Focus Europa e Italia

Analogamente ai trend globali, l’aumento delle opportunità di rendimento è il fattore principale alla base delle decisioni di asset allocation degli assicuratori europei (60%), con il 40% degli intervistati che intende aumentare il rischio di credito nel proprio portafoglio di investimento e il 35% che prevede di incrementare l’esposizione alla duration.

In particolare, per quanto riguarda l’obbligazionario, il sondaggio mostra che oltre 2/3 degli intervistati in Italia e in Europa stanno pianificando di aumentare l’esposizione al corporate investment grade. “All’interno di questo segmento, le compagnie assicurative italiane mostrano interesse per attivi a lunga duration nella zona euro ma anche a livello globale in dollari (con copertura del rischio di cambio), dove l’offerta è decisamente più ampia”, illustra Giorgio Albrecht, Head of Insurance Coverage Southern and Eastern Europe di Goldman Sachs Asset Management.

Inoltre, al fine di offrire rendimenti interessanti ai propri clienti, le compagnie assicurative in Europa e in Italia continuano a guardare ai private asset. “In questo segmento, – aggiunge Albrecht – vediamo soprattutto in Italia una preferenza verso esposizioni resilienti a scenari di recessione come le strategie private di senior direct lending (finanziamento diretto, ndr) a società large cap”.

“Per quanto riguarda le considerazioni ESG, in Italia circa il 70% degli intervistati mira ad un aumento dell’allocazione in obbligazioni green e impact. Inoltre stiamo assistendo a un’accelerazione nello sviluppo di prodotti assicurativi ESG-friendly, con il lancio da parte di alcune compagnie italiane di Gestioni Separate sostenibili” evidenzia Loredana La Pace, Country Head Italy di Goldman Sachs Asset Management.

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