Faang 2.0: tra la pandemia e la guerra, comincia una nuova era
22.4.2022
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Cambiano le regole del gioco e i Faang non sono più gli stessi che hannodominato i mercati durante lo scorso decennio. In T. Rowe Price, gli esperti hannoindividuato le 4 tendenze che plasmeranno il futuro
Sembra, quindi, l'inizio di una nuova era, quella dei Faang 2.0: fuels, aerospace, agricolture, nuclear (e rinnovabili) e gold (metalli e minerali, in generale). Tra di essi, gli esperti hanno individuato le 4 tendenze che “riflettono un mondo che cambia” e potrebbero essere i prossimi vincitori 'secolari'. “Nonostante le sfide a breve termine e l'incertezza, ci sono opportunità per investire sul lato equo del cambiamento, sostenendo le aziende che fanno la cosa giusta o quelle in transizione” e che determineranno dove si potranno trovare rendimenti incrementali.
Faang 2.0: 4 tendenze per i vincitori del futuro
Trilemma energetico
Sicurezza dell'approvvigionamento, costo e impatto ambientale: sono questi i tre protagonisti del 'trilemma' dell'energia sul quale sono puntati i riflettori di tutto il mondo. La guerra in Ucraina, infatti, ha esacerbato una divergenza esistente tra gli obiettivi a breve termine (accessibilità e fornitura) e quelli a lungo termine (il raggiungimento del net-zero). “L'invasione indurrà un'accelerazione della transizione green verso le energie rinnovabili e il tema della sicurezza conquisterà il centro della scena”, afferma l'esperta. “Le alternative come l'energia eolica e solare possono essere intermittenti, ad alta intensità di capitale e in genere richiedono 3-5 anni per diventare operative. Nel frattempo, i paesi hanno bisogno di diversificare, con il nucleare che fornisce una maggiore stabilità nelle forniture ed emissioni relativamente più basse”. La Germania sembra esserne già consapevole e lo scorso 20 marzo ha firmato un accordo di partenariato energetico con il Qatar per la fornitura di Gnl (gas naturale liquefatto). “Il mondo dovrà investire in nuove tecnologie e trasformare i settori della vecchia economia”, aggiunge Vohora. “Per gli investitori, si aprono opportunità in aree come le utility che forniscono infrastrutture rinnovabili, lo stoccaggio, i metalli rari e i minerali, ma anche le pompe di riscaldamento e l'isolamento degli edifici”.
Difesa
Secondo l'European defence agency, tra il 2014 e il 2020 la spesa militare europea ha subìto un incremento pari a circa il 25%. L'azione aggressiva della Russia (superpotenza nucleare) potrebbe indurre a un ulteriore aumento nei prossimi anni. La Germania si è già impegnata a potenziare le spese militari al 2% del Prodotto interno lordo, ma è probabile che anche altri governi la seguiranno. A questo proposito, il Consiglio europeo ha formalmente approvato la 'bussola strategica', un ambizioso piano d'azione per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell'Unione europea entro il 2030. “Anche le probabilità che il budget della difesa statunitense venga approvato sono aumentate”, aggiunge l'esperta. “Il settore della difesa è altamente consolidato, ha alte barriere all'entrata e, dato che è in gran parte un monopolio sovvenzionato dai governi, tende a essere isolato dall'inflazione di input e salari”. Tuttavia, l'attenzione ai fattori Esg rimane fondamentale e diverse aziende tradizionali della difesa rientrano nelle liste di esclusione. “I budget per la difesa saranno probabilmente utilizzati per lo spazio (satelliti) e la tecnologia avanzata, tra cui cyber, 5G e mezzi per raccogliere, analizzare e condividere i dati in modo sicuro”.
Agricoltura e sicurezza alimentare
Le esportazioni da Russia e Ucraina rappresentano circa il 30% del grano a livello globale, il 19% del mais e il 79% dell'olio di girasole. Mosca è inoltre un importante produttore di fertilizzanti, tra cui potassio, azoto e fosfato. La guerra sul territorio ucraino ha, perciò, il potenziale per sconvolgere il settore agricolo e gli equilibri commerciali globali. “Le interruzioni prolungate di grano e fertilizzanti potrebbero portare a carenze alimentari a breve termine, in particolare nelle economie in via di sviluppo a basso reddito”, sottolinea l'esperto. Ciò in considerazione del fatto, ad esempio, che il Brasile importa il 50% dei suoi fertilizzanti dalla Russia. “Dall'altro lato, l'aumento dell'inflazione alimentare ha il rischio di accendere disordini civili, poiché la spesa per i beni alimentari potrebbe raddoppiare”. Ciò potrebbe indurre a un approccio più protezionistico, in quanto i paesi potrebbero dare la priorità all'approvvigionamento interno o cercare di localizzare la produzione.
Più in generale, la popolazione globale è in rapida crescita e secondo un rapporto del World wildlife fund (Wwf), "dovremo produrre più cibo nei prossimi quattro decenni che negli ultimi 8.000 anni". Per questo, gli esperti vedono opportunità in aree come i produttori di fertilizzanti e i commercianti di grano. “La sicurezza alimentare ha implicazioni per gli obiettivi di sostenibilità, tra cui la riduzione dei rifiuti alimentari, uno stoccaggio più efficiente e l'innovazione in settori come il vertical farming, la tecnologia delle sementi o l'agricoltura di precisione”.
Sicurezza digitale
L'accelerazione della digitalizzazione non risparmierà nessuno: tutti i settori saranno coinvolti dalla disruption. “Potrebbero beneficiarne anche aziende che forniscono l'infrastruttura alla digital economy, compresa la sicurezza informatica”. Sono sempre di più, infatti, i dati e le informazioni caricate sul cloud, e “l'importanza della sicurezza informatica continua a crescere per i governi, le aziende e gli individui, dalla prevenzione, al rilevamento e alla soluzione”, conclude Vohora. “Il rischio di guerre digitali continua a crescere, così come il passaggio all'elettrificazione della rete, che potrebbe essere vulnerabile alle interruzioni”.