Etf obbligazionari: è tempo di esposizioni mirate

Titta Ferraro
19.5.2023
Tempo di lettura: 3'
L’attuale scenario ha acceso i riflettori sugli Etf obbligazionari che permettono di posizionarsi su un determinato segmento del reddito fisso

L’impennata dei tassi sta indirizzando non poco le scelte degli investitori. Inevitabilmente la presenza di rendimenti nell’ordine del 5% negli Usa per i fondi monetari, livello più alto degli ultimi tre lustri, ha calamitato l’interesse a discapito di azioni e bond a lunga scadenza. Così oltreoceano sono emersi insoliti deflussi dagli Etf azionari statunitensi per 2,9 mld di dollari nei primi tre mesi dell’anno rispetto a una media di 236 mld di afflussi negli ultimi 5 anni. Il tutto mentre l’S&P 500 è balzato del 7,5% nel trimestre e il Nasdaq addirittura di oltre il 20%. “Molti fondi del mercato monetario sono aumentati a dismisura in termini di asset - rimarca Matthew Bartolini, head of SPDR Americas Research di State Street Global Advisors - e questo sottrae denaro ai risk asset. Un trend che probabilmente continuerà poiché i tassi di interesse rimangono alti”.

Poco rischio, alti rendimenti

L’appeal degli alti rendimenti, abbinato a un orientamento difensivo degli investitori intimoriti dai rischi recessivi, spinge verso un chiaro sovrappeso verso le obbligazioni più a basso rischio, ossia la parte corta della curva che permette di neutralizzare il rischio tassi. “Gli investitori continuano a mantenere un atteggiamento difensivo nelle loro allocazioni e sembrano posizionarsi in vista di una potenziale recessione negli Stati Uniti, sia in ambito azionario che fixed income”, spiega Karim Chedid, EMEA Head of iShares Investment Strategy di BlackRock. I numeri evidenziano proprio tale orientamento. Gli Etf sui bond governativi hanno registrato afflussi record di 34,9 miliardi di dollari a marzo, con allocazioni che rappresentano il 60% di tutti i flussi di Etf fixed income nel 2023. “Quest'anno abbiamo visto che gli investitori posizionati sul credito continuano a mostrare una preferenza per approcci di alta qualità, con 16 miliardi di dollari di flussi registrati per l'investment grade globale e -0,1 miliardi di dollari per l'high yield”, aggiunge Chedid.


Diversificazione su più fronti

In scenari caratterizzati da incertezza e rapidi cambiamenti, l’utilizzo degli Etf permette di implementare un’esposizione mirata a un determinato segmento del reddito fisso. In questo modo i cloni permettono la ricerca di rendimenti attivi con investitori istituzionali quali fondi pensione e gestori attivi che li utilizzano per adattare i portafogli alle mutevoli condizioni di mercato, gestire la liquidità e ridurre i costi di transazione. Non va dimenticato che con gli Etf, a differenza dell’investimento diretto in singoli bond, in una singola operazione si ottiene una diversificazione immediata sui molteplici titoli che vanno a comporre l’indice sottostante. Inoltre, i titoli del paniere sottostante vengono periodicamente aggiornati, mantenendo la duration del fondo all’interno di un range predefinito. Con gli Etf obbligazionari la diversificazione può essere anche a livello geografico e tra diversi emittenti: si passa quindi dal monitoraggio di ampi segmenti di mercato a esposizioni più mirate per regione, rischio di credito o scadenza, fino all'offerta di strategie avanzate che incorporano una gestione attiva. “Gli Etf attivi, e in particolare quelli obbligazionari, rappresentano un’area in crescita costante per il mercato europeo degli Etf - asserisce Jason Xavier, head of Emea Etf Capital Markets di Franklin Templeton - . Ciò apre la strada a nuove opportunità, per questo ci aspettiamo nuovi prodotti e asset sul mercato in futuro”.

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