Le vendite online di opere d’arte nell’anno 2022 hanno raggiunto 11 miliardi di dollari, pari al 16% di tutte le vendite di opere d’arte registrate nell’anno. Il risultato è in diminuzione rispetto al picco di 13,3 miliardi di dollari del 2021 e ai 12,4 miliardi di dollari del 2020. Anno, quest’ultimo, della pandemia che ha costretto il settore ad accelerare l’implementazione del digitale per non collassare. Nel 2019 il valore delle vendite online era appena di 6 miliardi di dollari (fonte dati The Art Market 2023 di Art Basel e Ubs).
La diminuzione del fatturato delle vendite online deriva in parte dal calo del numero delle aste online-only che, nel 2022, sono state 450 contro le 533 del 2021 e le 630 del 2020. Ciò deriva dal ritorno alla presenza come metodo di fruizione e acquisto principale delle opere d’arte. Tuttavia, l’implementazione dell’online è destinata a consolidarsi nel tempo come alternativa all’acquisto in presenza e si stima raggiungerà nel 2025 il 25% delle vendite del mercato dell’arte anche per effetto degli importanti investimenti nel digitale che hanno attuato i principali operatori del settore come case d’asta, fiere e gallerie. Non è un caso quindi che per Sotheby’s il 91% delle offerte di acquisto ricevute nel 2022 sia avvenuto tramite canali online (nel 2017 il dato era del 44%) e allo stesso modo per Christie’s i rilanci online sono stati pari al 75% del totale (nel 2018 erano il 45%).
I dati disponibili anche tramite i sondaggi somministrati ai collezionisti indicano che molte delle barriere che negli anni precedenti condizionavano gli acquisti di arte online sono caduti. Il 78% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato arte online nel corso del 2022, secondo l’ultima survey contenuta nell’online art trade market 2023 di Hiscox. Di questi 1/3 è rappresentato da giovani collezionisti (31%) e da nuovi acquirenti (37%) che hanno dichiarato di aver acquistato la prima opera online. Quasi i 2/3 degli acquirenti online dichiarano di acquistare arte per investimento. La percentuale sale al 68% tra i giovani e tra i nuovi acquirenti. Il 44% dichiara di aver acquistato arte tramite le aste online e i siti web delle gallerie rispetto al 35% del 2021 mentre il 59% dichiara di prediligere i marketplace.
Ma quali sono i fattori principali quando si acquista arte online?
Al primo posto c’è la trasparenza dei prezzi (91% degli intervistati nel 2023 rispetto all’88% del 2022) ora accessibile direttamente con le altre informazioni sull’opera. E qui veniamo al secondo fattore di spinta del commercio online: le informazioni. Le informazioni dettagliate su un’opera d’arte incidono nella scelta della piattaforma online da cui acquistare secondo l’85% degli acquirenti online intervistati nel 2023 (80% nel 2022). Per quasi nove su dieci acquirenti di arte la qualità dell’opera è il criterio principale per gli acquisti a dimostrazione che i consumatori sono alla ricerca di opere online di livello altrettanto buono come quelle che selezionerebbero in galleria o in asta. Un ulteriore fattore è rappresentato dalla facilità di navigazione secondo l’85% degli acquirenti online.
Gli ostacoli invece per gli acquisti online sono rappresentati:
dall’approccio all’opera, che viene preferito in presenza per il 70% degli intervistati, dal non avere accesso al prezzo prima della proposta di acquisto per il 66% e dalla fiducia e reputazione del venditore per il 63%. La provenienza dell’opera rimane cruciale. Il 90% dei nuovi acquirenti d’arte ritiene che la capacità di tracciare con precisione la storia di un’opera d’arte e la provenienza aumenterebbe la loro fiducia nell’acquisto arte online. Blockchain e NFT potrebbero aiutare ad affrontare queste preoccupazioni.
Gli acquisti online passano anche attraverso i social network. Una quota sempre crescente di acquirenti di arte (74% nel 2023 rispetto al 71% del 2022) utilizza Instagram. L’uso della piattaforma è ancora più alto (84%) tra i giovani. Facebook raccoglie il 12% delle preferenze, in diminuzione di anno in anno. LinkedIn rimane una piattaforma di uso frequente per il 18% di acquirenti di arte in continuità con gli anni precedenti. Twitter ha perso terreno con circa il 12% degli intervistati che ha dichiarato nell’anno in corso di utilizzarlo per scopi legati all’arte contro il 14% nel 2022 e il 26% nel 2015. Il 3% ricorre invece a TikTok. Tra gli influencer più seguiti ci sono gli artisti.
Quasi otto acquirenti su dieci (78%) di arte online indica gli artisti come principali influencer nel 2023, in crescita rispetto al 71% del 2022. Gli artisti stanno costruendo i propri profili sui social network per ampliare il numero dei follower con i quali sviluppano un rapporto diretto. A seguire troviamo le gallerie (70% delle preferenze) e i musei (62%). I collezionisti a loro volta sono influencer per il 58% degli intervistati, in crescita rispetto al 50% nel 2022), grazie alla condivisione delle loro collezioni.