Deutsche Bank, terzo trimestre: il migliore dal 2006

Deutsche Bank ha annunciato mercoledì il più alto utile ante imposte del terzo trimestre dal 2006, pari a 1,6 miliardi di euro, triplicando i 554 milioni di euro del trimestre precedente, sulla scia di una crescita del 15% su base annua dei ricavi netti e di una riduzione dell'8% delle spese non legate agli interessi. Bene la divisione di private banking, in crescita del 13%.

Il trimestre record
"Nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2022 abbiamo realizzato i nostri migliori profitti in oltre un decennio per entrambi i periodi. Questo sottolinea il successo dei nostri sforzi di trasformazione", ha dichiarato Christian Sewing, Amministratore Delegato. "Abbiamo migliorato in modo significativo la capacità reddituale di Deutsche Bank e siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi per il 2022. Questo riflette l'eccezionale impegno del nostro personale. Abbiamo la forza di stare al fianco dei nostri clienti in un contesto più difficile e di far crescere i rendimenti per i nostri azionisti".
Per i primi nove mesi, l'utile prima delle imposte è stato di 4,8 miliardi di euro, in crescita del 46%, e l'utile al netto delle imposte è aumentato del 68% a 3,7 miliardi di euro. L'utile attribuibile agli azionisti di Deutsche Bank è aumentato dell'80% a 3,2 miliardi di euro. Il RoTE1 al netto delle imposte è stato dell'8,1%, in linea con l'obiettivo della banca per l'intero anno e in aumento rispetto al 4,8% dei primi nove mesi del 2021, mentre il RoE al netto delle imposte è stato del 7,2%, in aumento rispetto al 4,3%. Il rapporto costi/ricavi è migliorato al 73%, rispetto all'82% del periodo precedente. I risultati dei primi nove mesi del 2022 includono prelievi bancari per 747 milioni di euro, con un aumento di 198 milioni di euro, pari al 36%, rispetto al periodo precedente.
Cresce il private banking
I ricavi netti della divisione Private Bank sono stati pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto all'anno precedente. Questa crescita è stata trainata dal forte margine di interesse, dai movimenti dei tassi di cambio e dal continuo volume di nuove attività. Bene anche la raccolta nette. Gli Aum sono aumentati di 8 miliardi, di cui 6 miliardi di euro in prodotti di investimento e 2 miliardi di euro in depositi. Per i primi nove mesi, i ricavi netti di Private Bank sono aumentati del 7% a 6,6 miliardi di euro e i volumi netti di nuove operazioni sono stati pari a 36 miliardi di euro. Stabili invece i ricavi dell’Asset Management, che attestandosi a 661 milioni sono aumentati dell’1%, grazie all’aumento del 3% delle commissioni di gestione e del 39% delle commissioni di gestioni, aumento in grado di compensare i minori guadagni da coinvestimenti e i movimenti negativi del fair value delle garanzie.