STEP Italia annovera i più autorevoli professionisti e operatori del settore, con esperienza consolidata sui temi del passaggio generazionale, successori e fiscali
Il Congresso organizzato da Step Italia a Roma, lo scorso 17 e 18 maggio, si è rivelato occasione preziosa per fare il punto sul futuro del wealth management e per individuare le sfide, le opportunità e i recenti sviluppi del settore della pianificazione patrimoniale, successoria e in materia di trust, anche alla luce del disegno di legge delega per la riforma del sistema tributario.
We Wealth, quale media partner dell’evento ha realizzato alcune video interviste agli speakers e ha avuto modo di raccogliere spunti e commenti da parte degli speakers e dei relatori, che, nel corso dei diversi panels, con un approccio accademico, senza tuttavia rinunciare a un taglio pratico, hanno soffermato l’attenzione, tra le altre cose, sulle novità in materia di registro dei titolari effettivi, sulle recenti evoluzioni nel diritto dei trust, sugli aspetti legali e fiscali del passaggio generazionale e della governance familiare, sulle tematiche fiscali legate alla mobilità delle persone fisiche ad alta capacità contributiva.
Guarda il reportage della Step Italy Conference 2023:
Una fiscalità al passo con i tempi
Ad avviso di Maurizio Leo, Viceministro delle economia e finanza, occorre investire sulle strategie fiscali idonee a interrompere i meccanismi di offshoring e volte a riportare in Italia società e capitali, senza per questo rinunciare alla certezza del diritto. In questo senso, ad avviso di Maurizio Leo, si profila la necessità di “potenziare i meccanismi di cooperative compliance (anche per le persone fisiche) per favorire la costruzione di rapporti virtuosi tra amministrazione finanziaria e contribuenti, nell’ottica della prevenzione. Favorendo il tax control framework per monitorare il rischio fiscale”.
Come ha, inoltre, sottolineato Marco Cerrato, presidente di Step Italia, “è vero che gli high net worth individuals che arrivano in Italia beneficiando di specifiche agevolazioni fiscali possono contare su un ufficio competente e a loro dedicato per ottenere in anticipo chiarimenti sul regime fiscale applicabile e sulla spettanza del regime in relazione alla specifica situazione”. Tuttavia, continua Cerrato “è il momento di allargare le competenze e il perimetro soggettivo di questo ufficio, per renderlo un punto di riferimento non solo per coloro che vengono in Italia dall’estero ma anche per i contribuenti italiani ad alta capacità contributiva”. Si tratta infatti di “un modello che funziona bene in Regno Unito, in Usa e in Portogallo”. “La delega fiscale potrebbe essere occasione per una penetrante riflessione in tal senso”.
La variabile fiscale è importante, ma non è tutto
La variabile fiscale è fondamentale per le scelte degli Hnwi che cercano regimi agevolativi. Tuttavia non è l’unico elemento. Ci sono ulteriori aspetti da non trascurare, quali stabilità del quadro politico e legislativo.
“L’Italia, tra gli stati che attraggono contribuenti esteri, soprattutto persone fisiche, è posizionata molto bene. Stando ai numeri dell’Agenzia delle entrate, solo nel 2021 circa 1400 individui si sono trasferiti nel nostro territorio aderendo al regime della flat tax, con un aumento del 149 per cento rispetto al 2020”, osserva Antonio Longo, Segretario di Step Italia. Occorre perciò continuare a investire su questi regimi e migliorare i servizi, anche pubblici, per facilitare l’arrivo di questa tipologia di clientela.
In Italia è il momento del trust
L’ultima circolare dell’Agenzia delle entrate ha messo in evidenza quanto sia cruciale il trust anche per la giurisdizione italiana, e se è vero, come sottolinea Giovanni Cristofaro (membro del Direttivo Step Italy) che l’Italia, probabilmente, “ha abbandonato l’idea di perseguire la strada di dotarsi di una legge interna sul trust, è altrettanto vero che l’ordinamento italiano ha dimostrato di saper maneggiare e accogliere molto bene questo istituto. Oggi non solo le autorità ma anche le corti si approcciano all’istituto in modo professionale, applicando in modo eccellente le leggi regolatrici straniere dei paesi di common law, garantendo, pur in assenza di una legge interna, comunque un’armonizzazione di fatto in materia di trust”.
Ma non è tutto. “Negli ultimi anni”, spiega Stefano Loconte (membro del direttivo di Step Italy) “in Italia si è assistito ad un’apertura al trust, e a sue nuove possibili applicazioni. Si pensi ai business trust. Il trust non è più visto unicamente come strumento utile per la gestione del patrimonio familiare e per la pianificazione dei patrimoni di famiglia. Oggi si ricorre al trust anche per operazioni di business e attività legate all’impresa”.
L’accordo di famiglia
Paola Bergamin mette in evidenza come il passaggio generazionale è particolarmente legato all’accordo di famiglia e alla pianificazione statutaria. E su questi temi occorre ancora continuare a discutere in quanto questi istituti hanno dimostrato di rispondere sempre bene alle varie esigenze patrimoniali, anche in una società che cambia.
Il registro dei titolari effettivi e le sfide della digitalizzazione
Lo scorso novembre la Corte di giustizia europea ha di fatto bloccato il libero accesso al registro dei titolari effettivi da parte di terzi. Come afferma Fabrizio Vedana, membro del Direttivo Step Italy, “Pur prendendo atto di questa decisione, per il nostro ordinamento c’è ancora molto da fare. L’Italia deve completare il quadro normativo del registro dei titolari effettivi. Dobbiamo attendere almeno l’anno prossimo per vedere il registro effettivamente operativo”.
Infine, a conclusione dell’evento di Step Italy si è aperta la tavola rotonda dedicata alle nuove prospettive introdotte dalla rivoluzione digitale nell’ambito della gestione patrimoniale.
L’avvocato Martina Moscardi ha posto l’accento, tra le altre cose, insieme agli altri relatori, sulle sfide che professionisti e consulenti saranno chiamati ad affrontare dinnanzi all’avanzata dell’innovazione tecnologica anche nel mondo del Wealth management: dall’uso dell’intelligenza artificiale e della blockchain alla gestione di asset digitali e criptovalute in fondazioni e Trust.
Il progetto Itaca
Si segnala, infine che STEP, da sempre attenta al tema della mental capacity e della tutela dei diritti delle persone fragili, in occasione della STEP Italy Conference ha deciso di sostenere Progetto Itaca Onlus, una Fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale.