Tra le principali aree di intervento di Anasf in ambito normativo italiano ed europeo, nel 2023 ci
saranno l’informativa ai clienti sui prodotti di investimento, la strategia europea per la protezione dell’investitore retail, l’integrazione dei temi della finanza sostenibile all’interno delle direttive europee, le prime ipotesi di revisione della direttiva Mifid II, l’euro digitale e le criptovalute.
Iniziative a tutela della categoria dei consulenti finanziari
Lavoreremo anche sul possibile inserimento nella normativa del divieto di incentivi per il servizio di consulenza, ribadendo con il Parlamento europeo la posizione sul tema, e cioè che la disciplina degli inducement, correttamente applicata con i dovuti presidi di tutela dell’investitore, favorisce la prestazione di servizi di qualità al cliente, poiché gli incentivi consentono l’accesso a una vasta gamma di strumenti finanziari adeguati al cliente.
Per contro, l’imposizione del singolo modello di consulenza su base indipendente avrebbe,
come prima conseguenza, la disgregazione di modelli di business consolidati.
Il ricambio generazionale
Punteremo anche al ricambio generazionale. Per promuovere e favorire l’accesso dei giovani all’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, nel 2021 è stato portato in esame al Senato un emendamento segnalato al Ddl Bilancio 2022 sulla proposta di tirocinio e supervisione dei giovani consulenti finanziari, per cui l’Associazione si è sempre spesa. Sempre in tema di giovani, già nel 2019 l’Associazione ha costituito il Comitato nazionale Anasf giovani, un gruppo di dirigenti under 41 che vuole essere un nuovo punto di contatto per i colleghi non ancora associati e che rappresenta una preziosa spinta innovatrice per la crescita dell’Associazione.
Anasf al proposito riconoscerà per gli anni 2022/2023/2024 un contributo di 104 euro a persona, per tutti gli iscritti che non abbiano ancora compiuto 41 anni, in regola con il pagamento della quota associativa, o che si iscrivano all’Associazione nel periodo di riferimento, da utilizzare per l’acquisto di beni strumentali, di servizi e di beni funzionali alla formazione relativi all’attività professionale.
Il ruolo dell’educazione finanziaria
E ancora, ci occuperemo di educazione finanziaria. Rendere consapevoli i cittadini sui temi del risparmio e sulle proprie scelte economiche attraverso progetti di educazione finanziaria mirati, presentando loro anche la professione di consulente finanziario. Raggiungere una platea più ampia
di risparmiatori e incrementare la riconoscibilità dell’Associazione sono obiettivi che comportano un potenziamento della comunicazione Anasf, adattandola alle nuove modalità comunicative digitali.
La posizione dell’Associazione sulla riforma Irpef
L’Associazione continuerà a lavorare per portare al legislatore la sua posizione sulla riforma Irpef e del sistema tributario. Il recente cambio di legislatura ha obbligato a uno stop dei lavori e occorrerà riprendere il dialogo con i nuovi rappresentanti delle Commissioni parlamentari di
settore, affinché venga equilibrato il trattamento fiscale sui redditi da capitale dei cittadini.
Orientare le scelte degli investitori verso l’economia reale
Infine, vogliamo contribuire alla crescita del Paese e al valore sociale del consulente finanziario. Anasf continuerà a sensibilizzare il decisore politico anche sui temi di crescita e sviluppo socio-economico del Paese, valorizzando il contributo della categoria, in particolare rispetto all’attività di supporto agli investimenti previsti dal Pnrr, con altrettante risorse in seno al risparmio gestito da destinarsi all’accrescimento del valore delle imprese.
Come? Orientando le scelte di investimento dei risparmiatori verso strumenti direttamente afferenti all’economia reale e alle strategie sostenibili e responsabili.
(A cura di Germana Martano, direttore generale di Anasf)
(Articolo tratto dal magazine di gennaio 2023)