Il conto alla rovescia per la possibile approvazione negli Stati Uniti di un Etf che investe direttamente in bitcoin potrebbe essere arrivato alle battute finali. La scintilla è scattata lo scorso 15 giugno quando BlackRock ha presentato per la prima volta la domanda per il lancio di un Etf spot sul bitcoin. Mossa che ha messo le ali al prezzo del bitcoin, che in poche settimane si è spinto sui massimi a 13 mesi.
BlackRock non è certo la prima a bussare alla SEC per avere il via libera per un replicante sul bitcoin fisico e il tentativo del maggior asset manager al mondo ha ridestato una serie di altre richieste analoghe dopo i tanti no della Consob statunitense in questi ultimi anni. Nel giro di due settimane altri player dell’asset management quali WisdomTree, VanEck, Invesco e Fidelity Investment hanno fatto domanda per il lancio di Etf su bitcoin spot. Anche Ark Invest di Cathie Wood e 21Shares si sono accodate presentando per la terza volta la richiesta per lanciare l’Etf Bitcoin ARK 21Shares. “Il Bitcoin ha dato prova del suo valore, sia come asset investibile, sia come tecnologia rivoluzionaria, ribadendo ancora una volta quanto sia necessario per gli Stati Uniti dotarsi di un ETF spot – ha spiegato a We Wealth il ceo e co-fondatore di 21Shares, Hany Rashwan – . Fin da quando è stata fondata nel 2018, 21Shares si è sempre schierata in favore di regolamentazioni di mercato chiare, responsabili e ragionevoli e siamo ottimisti riguardo all’essere i primi a dare una forte spinta in questa direzione agli USA attraverso uno strumento ad hoc su BTC”.
L’ultimo no della SEC non scoraggia Blackrock & co.
A fine giugno la Consob statunitense ha decretato l’ennesimo diniego. Le prime richieste di quotazione di Etf spot sul bitcoin risalgono addirittura a dieci anni fa. La Sec, che nel 2021 autorizzò diversi Etf basati su future in Bitcoin, ha sempre spiegato che i suoi principali dubbi relativi agli Etf sul bitcoin fisico risiedono nella poca trasparenza e nella potenziale manipolabilità del mercato del bitcoin rispetto a quello dei future che è invece sottoposto a una vigilanza ufficiale. “Per soddisfare gli standard, un exchange dovrebbe dimostrare di avere un accordo completo di condivisione della sorveglianza con un mercato regolamentato di dimensioni significative correlato alle attività bitcoin sottostanti o di riferimento”, ha affermato la Sec nello statement del 30 giugno.
BlackRock & co. non si sono scoraggiati e hanno ripresentato le proposte per gli Etf sui bitcoin spot facendo tesoro dei dubbi dei regolatori. L’ex numero uno della SEC, Jay Clayton – scettico sul trading di bitcoin negli anni in cui guidò la Consob statunitense – ha recentemente detto che sarà difficile negare l’approvazione dell’Etf spot bitcoin se si andrà a dimostrare che il mercato spot ha un’efficacia simile al mercato dei futures.
In prima fila per l’approvazione c’è anche 21Shares, leader in Europa sugli ETP sulle criptovalute. “Avendo notato come questa tipologia di fondo abbia attirato l’attenzione dei grandi player tradizionali, siamo ancora più impegnati a portare il nostro ARK 21Shares Bitcoin ETF agli investitori, candidandoci ad essere i primi sul mercato a riuscirci. Per rafforzare ulteriormente la nostra domanda, abbiamo depositato, in coordinamento con CBOE BZX Exchange (CBOE), un emendamento ‘19b-4’, che informa la SEC che CBOE prevede di sottoscrivere un accordo di condivisione della sorveglianza (o SSA) con una piattaforma di trading spot di Bitcoin con sede negli USA”, aggiunge Rashwan.
Bitcoin ai massimi a 13 mesi
Questo fermento in vista dell’arrivo dei primi Etf spot bitcoin ha scaldato non poco il sentiment degli investitori con forti riscontri tra gli investitori istituzionali. Stando all’ultimo Digital Asset Fund Flow Weekly Report di CoinShares, gli istituzionali hanno pompato ben 136 miliardi di dollari nelle criptovalute la scorsa settimana, inanellando la terza settimana consecutiva di afflussi significativi. La maggior parte di questi afflussi (133 mld) è diretta verso il bitcoin.
Ad alimentare le attese di un’accettazione mainstream del bitcoin sono arrivate anche le parole del ceo di BlackRock, Larry Fink, che la scorsa settimana ha definito il bitcoin “una risorsa internazionale” e ha affermato che “non è basato su nessuna valuta, quindi può rappresentare un asset che le persone possono giocare in alternativa”.
Il ceo di Grayscale Investments, Michael Sonnenshein, vede questa ondata di richieste di approvazione di Etf spot bitcoin come un ‘momento di convalida’ per la criptovaluta e il fatto che anche BlackRock si sia impegnata in questa direzione va a convalidare la validità di questo asset.
Più cauti gli analisti di JPMorgan che da un lato vedono il possibile via libera agli Etf bitcoin spot portare più liquidità, ma non rappresenterebbe una trasformazione drastica del settore, anche perché prodotti simili già esistono in Canada e in Europa da diverso tempo.