Investimenti in oro: un rifugio in tempi di incertezza

Il metallo prezioso per eccellenza, l’oro, ha storicamente performato bene in periodi caratterizzati da forte incertezza e instabilità, sia a livello macroeconomico che geopolitico. A partire da inizio anno, infatti, si è scatenata una vera e propria tempesta perfetta, con l’emergere di un mix di fattori destabilizzanti. Una forte spirale inflazionistica ha contribuito a porre fine all’era dei bassi tassi di interesse e Quantitative Easing da parte delle principali banche centrali, determinando un rapido aumento dei tassi che si sono riportati su livelli più consoni con le medie di lungo termine. All’inflazione e a un costo del denaro in aumento si è andato ad aggiungere il conflitto tra Russia e Ucraina, nonchè altre turbolenze come quelle recenti nell’ambito criptovalute. All’apparenza un ambiente perfetto per l’oro, la cui performance però non ha brillato nel 2022. A detta di molti, la causa principale di questa performance sottotono risiede nell’incredibile forza dimostrata dal dollaro. La valuta si è infatti apprezzata molto da inizio anno, complici tassi di interesse determinati dalla Federal Reserve molto più alti che un anno fa, nonchè l’inizio del Quantitative Tightening e della riduzione del bilancio della banca centrale. Tutti fattori che hanno contribuito molto al rafforzamento del dollaro, temporaneamente divenuto il rifugio sicuro per eccellenza al posto dell’oro.
Oro, quali le ragioni del suo valore?
Prima di analizzare alcune delle modalità per investire in oro, è bene menzionare alcune delle più note proprietà del metallo prezioso. In primis esso è considerato una riserva di valore che tende a mantenersi nel tempo; questo risulta particolarmente interessante in periodi contraddistinti da forte inflazione, come quello attuale. Di fronte infatti a una continua diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori, a causa dei prezzi che aumentano e una valuta che di conseguenza perde forza, l’oro può conservare bene il suo valore e fornire un’interessante protezione. Inoltre, allocare una porzione del proprio portafoglio d’investimenti all’oro può contribuire a sfruttare meglio il principio della diversificazione. Presenta infatti solo una moderata correlazione con le altre asset class.
Oro, come investire? Le società del settore
È possibile investire in oro tramite numerose modalità che vanno oltre il tradizionale acquisto di oro fisico, ad esempio tramite lingotti d’oro o gioielli di vario genere. Un’interessante possibilità di ottenere esposizione indiretta all’oro consiste nell’acquistare azioni di aziende coinvolte nella sua estrazione, lavorazione e raffinazione; le società di estrazione aurifera. I risultati finanziari di queste aziende, e di conseguenza l’andamento delle loro azioni, risulta essere fortemente correlato alla performance del metallo prezioso. Tale correlazione è anche incrementata dal cosidetto effetto leva; come tutte le società, infatti, anche quelle del settore aurifero fanno uso di debito per finanziare le proprie operazioni e piani futuri. Questo determina una maggiore sensibilità del prezzo delle azioni al movimento dell’oro. Naturalmente, questo è valido sia per aumenti che diminuzioni del prezzo del metallo prezioso e tende ad accentuarsi per aziende giovani ancora in fase di esplorazione di nuovi giacimenti. Altri vantaggi che derivano dall’optare per un investimento in azioni di società aurifere invece che direttamente nel metallo prezioso risiede nei dividendi. Tali società sono infatti solite distribuire parte dei loro utili sotto forma di dividendi. Specialmente in fasi in cui il mercato si muove lateralmente o a ribasso, i dividendi possono dimostrarsi particolarmente utili per migliorare la performance complessiva dell’investimento. Acquistare fisicamente un lingotto d’oro non darebbe chiaramente la possibilità di ottenere alcun dividendo. Osservando le attuali valutazioni di queste aziende, inoltre, esse risultano essere particolarmente attraenti se confrontate con le medie degli ultimi anni. Questo osservando metriche come ad esempio P/E, P/CF.
Investire in oro con un ETF
Risulta però evidente che selezionare manualmente singole azioni di società di estrazione aurifera espone a rischi che potrebbero essere eliminati tramite la diversificazione. Un ETF incentrato su questa tipologia di aziende riduce notevolmente i rischi per gli investitori, dando accesso automaticamente a un paniere di titoli sottostanti, il tutto tramite un unico acquisto. Esiste inoltre la possibilità di scegliere tra azioni di aziende più mature, con una comprovata esperienza alle spalle e numerosi progetti in corso, e altre più giovani, impegnate in fasi iniziali come l’esplorazione di nuovi giacimenti. Rispetto a una gestione attiva, un ETF non mira a sovraperformare un indice di riferimento, ma piuttosto a tracciarne da vicino l’andamento; questo determina costi più bassi e maggiore trasparenza da perte del gestore del fondo. Naturalmente, anche gli ETF presentano rischi che devono essere attentamente monitorati dagli investitori: dall’ampio rischio di mercato fino ad altri rischi più specifici come quello collegato ai tassi di interesse e alle valute.
In conclusione
In definitiva, esistono tante modalità per investire in oro. Dall’acquisto fisico di lingotti e gioielli fino a strategie più dinamiche come un investimento nelle azioni di società coinvolte nella sua estrazione e lavorazione. Se si decidesse di optare per la seconda, un ETF potrebbe rappresentare una soluzione per sfruttare al meglio il principio della diversificazione ed altri vantaggi che porta con sé questa tipologia di strumenti finanziari.
Contenuto sponsorizzato
Visita la sezione Expertise per saperne di più