Il Bitcoin dribbla la stretta regolamentare e riprende quota

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
17.2.2023
Tempo di lettura: 3'
Il BItcoin è tornato sopra quota 25 mila dollari, guadagnando da inizio anno più del 45%. Il tutto mentre la Sec si prepara a una stretta regolamentare

Le criptovalute hanno ripreso il vigore che ormai sembrava essere andato perduto in 2022, caratterizzato da crolli in Borsa e non solo, vedasi il caso Ftx. Il Bitcoin è in netto rialzo e ormai è ritornato ai livelli visti l’ultima volta l’estate scorsa. Il tutto mentre le autorità di regolamentazione statunitensi, guidate dalla Securities and Exchange Commission, hanno avviato una serie di azioni esecutive contro alcune delle maggiori società di asset digitali e i loro token. E l’utilizzo illecito delle valute digitali dilaga.

La stretta della Sec 


Dall'inizio dell'anno la Sec ha citato in giudizio il prestatore Genesis e l'exchange Gemini per non aver registrato uno schema di prestito di criptovalute come offerta di titoli, e ha ordinato all'exchange rivale Kraken di interrompere uno schema che, secondo l'autorità di regolamentazione, offriva ai clienti rendimenti superiori al 20%. Un ulteriore conferma della volontà della Sec di regolamentare il settore è arrivata mercoledì scorso quando la Sec ha proposto di inasprire le misure di salvaguardia dei beni degli investitori, dopo che il crollo di diverse società di criptovalute dello scorso anno ha rivelato che i fondi dei clienti non erano così sicuri come era stato pubblicizzato. Secondo il piano, è necessario ampliare l’applicazione dell’attuale norma sulla custodia dei consulenti d’investimento al di là dei fondi e dei titoli dei clienti, includendo tutti i beni dei clienti in possesso di un consulente d’investimento, si legge nella dichiarazione. La norma proposta delegherebbe la custodia dei beni dei clienti a depositari qualificati, come alcune banche o broker-dealer.


L’aumento delle attività illecite


Un altro aspetto con cui la Sec dovrà fare prima o poi i conti è l’utilizzo illecito delle criptovalute. Secondo un recente report di Chainalysis, nonostante la flessione del mercato, il volume delle transazioni illecite è aumentato per il secondo anno consecutivo, raggiungendo il massimo storico di 20,6 miliardi di dollari. E tratta di una stima al ribasso: la misura del volume delle transazioni illecite è destinata a crescere nel tempo, man mano che vengono identificati nuovi indirizzi associati ad attività illecite, tenendo conto che questa cifra non cattura i proventi dei crimini non legati alla criptovaluta (ad esempio il traffico di droga convenzionale che coinvolge le criptovalute come modalità di pagamento). 


Ad ogni modo nel complesso, l'attività illecita nel settore delle criptovalute rimane una piccola quota del volume totale, inferiore all'1%. Vale anche la pena ricordare che, nonostante il balzo di quest'anno, la criminalità come quota di tutte le attività di criptovaluta è ancora in tendenza al ribasso.




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Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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