Cina, stretta sulle big tech: per i magnati un colpo da 87 miliardi

Colin Huang, fondatore di Pinduoduo (la più grande piattaforma tecnologica cinese incentrata sull’agricoltura), ha subito i danni peggiori: si parla di perdite per 15,6 miliardi di dollari dal mese di giugno, pari a un terzo della sua ricchezza
Le fortune di Jack Ma sono crollate di 2,6 miliardi di dollari nello stesso periodo, ma hanno registrato un buco di quasi 13 miliardi da quando le autorità hanno annullato l’offerta pubblica iniziale di Ant Group
Dopo aver rinunciato all’Ipo a seguito dell’invito di Pechino a focalizzarsi su alcune lacune nella protezione dei dati personali nel mese di luglio, Bytedance ha annunciato di puntare alla quotazione sulla Borsa di Hong Kong entro l’inizio del 2022
Ma c'è anche chi fa fortuna
Parallelamente, rivela il quotidiano economico-finanziario britannico, alcuni miliardari che operano in settori considerati meno rischiosi o sostenuti da Pechino hanno visto incrementare le proprie fortune nelle ultime settimane. Si parte da Zhong Shanshan, fondatore dell'azienda di acqua in bottiglia e bevande Nongfu Spring, che lo scorso anno ha sorpassato anche Jack Ma e Pony Ma nella classifica dei paperoni cinesi. La sua ricchezza supera oggi i 72 miliardi di dollari (circa 24 miliardi più di Jack Ma), in crescita di quasi 5 miliardi dalla fine di giugno.

ByteDance sfida lo stop di Pechino
Intanto, ByteDance sembrerebbe essere pronta a sfidare la stretta cinese. Dopo aver rinunciato all'Ipo a seguito dell'invito di Pechino a focalizzarsi su alcune lacune nella protezione dei dati personali, l'azienda proprietaria di TikTok ha annunciato di puntare alla quotazione sulla Borsa di Hong Kong entro l'inizio del 2022. ByteDance, rivela il Financial Times, ha trascorso gli ultimi mesi ad affrontare le problematiche sollevate dalle authority, fornendo maggiori dettagli su come archivia e gestisce le informazioni dei consumatori.