Nft, nuova forma d’arte o fuoco di paglia?

Contributors We Wealth
Contributors We Wealth, Paolo Turati
21.7.2023
Tempo di lettura: 3'
Gli Nft basati su opere d’arte sono cresciuti da un minimo di 605.000 dollari nel 2019 a 2,9 miliardi nel 2021. L’inverno delle crypto ha poi raffreddato il mercato, ma non troppo. E il futuro è tutto da scrivere

Dal momento che le piattaforme online stanno facilitando sempre più lo scambio e la comunicazione diretta tra artisti e collezionisti, la disintermediazione è divenuta argomento ampiamente discusso, come osserva il Report di Art Basel-Ubs “L’Art Market 2023” a cura del Team di analisti di Arts Economics guidato da Claire McAndrew. Gli effetti della disintermediazione del mercato dell'arte sono stati finora modesti. Nell'Hnw Collector Survey, solo il 10% del valore della spesa dei collezionisti nel 2022 proviene da acquisti diretti da atelier di artisti (6%) o da commissioni dirette (4%), con un altro 4% che arriva da partnership con altri collezionisti o transazioni commerciali private concluse direttamente fra le parti. Il grosso della spesa avviene ancora rete Ethereum con lo standard Nft ERC-721, cioè con “conio” di un unico esemplare. 


Gli Nft basati sull'arte hanno rappresentato solo il 2% di tutte le vendite di Nft nel 2019, ma la loro popolarità è cresciuta rapidamente, raggiungendo il 24% nel 2020. Nel 2021, le opere d'arte e oggetti da collezione sono andate a rappresentare la maggior parte delle vendite Nft (65%). Concentrandosi esclusivamente sugli Nft legati all'arte, le vendite hanno visto un aumento fenomenale sia in valore che in volume, da un minimo di 605.000 dollari nel 2019 a poco più di 20 milioni di dollari nel 2020, con il più grande aumento di valore nell'anno 2021, che ha raggiunto 2,9 miliardi. Tuttavia, dopo aver raggiunto il picco nell'agosto 2021, si sono raffreddate notevolmente nel 2022 quando attraverso mercanti e gallerie (30% spesa diretta, 15% attraverso fiere d'arte) e il 17% attraverso aste. L'aumento delle piattaforme che vendono Nft legati all'arte al di fuori di questi mercati ha avuto uno sviluppo significativo nell’ultimo triennio, raggiungendo il culmine nel 2021.


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Il raffreddamento di quel mercato nel 2022, epoca di crypto winter, è parimenti seguito con attenzione dagli operatori. Il dibattito si è spostato sull'impatto a lungo termine delle applicazioni blockchain sul mercato dell'arte, dove le transazioni tramite piattaforme Nft non sono peraltro incluse nel valore totale del mercato dell'arte stimato (poiché al di fuori di gallerie, rivenditori e case d'asta). I dati sulle vendite della piattaforma Nft forniti da Nonfungible tengono traccia della vendita di Nft sulla rete Ethereum con lo standard Nft ERC-721, cioè con “conio” di un unico esemplare. Gli Nft basati sull'arte hanno rappresentato solo il 2% di tutte le vendite di Nft nel 2019, ma la loro popolarità è cresciuta rapidamente, raggiungendo il 24% nel 2020. Nel 2021, le opere d'arte e oggetti da collezione sono andate a rappresentare la maggior parte delle vendite Nft (65%). 


Concentrandosi esclusivamente sugli Nft legati all'arte, le vendite hanno visto un aumento fenomenale sia in valore che in volume, da un minimo di 605.000 dollari nel 2019 a poco più di 20 milioni di dollari nel 2020, con il più grande aumento di valore nell'anno 2021, che ha raggiunto 2,9 miliardi. Tuttavia, dopo aver raggiunto il picco nell'agosto 2021, si sono raffreddate notevolmente nel 2022 quando il prezzo di Ethereum e Bitcoin è crollato. Il forte calo del valore e del volume degli scambi ha contribuito a smorzare la frenesia dei media sugli Nft e ha nel contempo causato il panico tra alcuni dei trader più speculativi. La natura pseudonima del commercio degli assets digitali si combina per altro verso col fatto che ci sono poche barriere all'ingresso rispetto ai tradizionali mercati dell'arte, con prezzi di partenza più bassi e maggiore accessibilità. Il tempo medio tra l'acquisto e la rivendita di Nft legati all'arte nel 2021 è stato di soli 33 giorni, il che significa che il ciclo vendita/rivendita è stato mediamente di poco più di un mese (rispetto al tempo medio di rivendita del mercato dell'arte di 25-30 anni). Anche con il calo molto significativo dei valori dalla fine del 2021, le vendite complessive di Nft legati all'arte hanno raggiunto quasi 1,5 miliardi di dollari nel 2022: un calo del 49% su base annua, ma capace comunque di esprimere valori che hanno esorbitato di 70 volte la dimensione di mercato nel 2020. Questo calo è stato, tuttavia, significativamente peggiore della performance degli Nft in generale (che sono diminuiti solo del 12% in valore in tutti i segmenti). È anche in netto contrasto con la performance del segmento del collezionismo, molto più ampio, che ha visto i valori aumentare del 15% (da 10,3 miliardi nel 2021 a 11,8 miliardi nel 2022). Il futuro è tutto da scrivere.


(Articolo tratto dal magazine We Wealth di giugno 2023)

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