Biden, tassa al 15% per finanziare le infrastrutture

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
4.6.2021
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Meno spesa, meno tasse. L'amministrazione Biden potrebbe scendere presto a compromessi con l'opposizione repubblicana sul piano per le infrastrutture. E intanto e sempre più probabile un tassa minima al 15% sulle multinazionali

Nell'ultima settimana secondo il Wall Street Journal Biden ha aperto alla possibilità di rivedere a mille miliardi la spesa per finanziare le infrastrutture e di non aumentare le tasse societarie al 28%

"Raggiungiamo un accordo sulle infrastrutture che sia più contenuto, ma comunque significativo e finanziato interamente" è stato l'invito del leader dell’opposizione al Senato Mitch McConnel

Probabile l’introduzione di una tassa con aliquota minima del 15% sulle multinazionali. Sarebbero 180 le società interessate da questa tassa

All'inizio doveva essere di 2 mila miliardi di dollari, poi è passato a 1,7 mila miliardi di dollari e ora a mille miliardi di dollari. Il pacchetto fiscale dell'amministrazione Biden per finanziare le infrastrutture è probabile che non raggiungerà i livelli promessi in campagna elettorale. L'opposizione dei repubblicani al senato è forte e il nuovo presidente Usa sembra essere disponibile a scendere a compromessi, con l'accordo bipartisan che potrebbe concretizzarsi a giorni. Alla base della revisione ci sarebbe la retromarcia democratica circa l'innalzamento delle tasse societarie, come riporta il Wall Street Journal.
Durante una riunione di mercoledì con il senatore Shelley Moore Capito, Biden si è detto disposto a rivedere il proprio piano a mille miliardi di dollari e contestualmente a non aumentare l'aliquota dell'imposta sulle società dal 21% al 28%, come aveva precedentemente proposto. I repubblicani sembrano infatti non volerne sentire di superare la legge fiscale del 2017, con cui Trump aveva abbassato le tasse societarie dal 35% al 21%. Il leader dell'opposizione al Senato Mitch McConnell in un evento in Kentucky giovedì ha detto che i repubblicani sperano ancora di raggiungere un accordo bipartisan, ma sono freddi all'idea di tasse più alte. "Il mio consiglio al presidente e all'amministrazione è: raggiungiamo un accordo sulle infrastrutture che sia più contenuto, ma comunque significativo e finanziato interamente".

L'addetta stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha aperto alla possibilità di rivedere il piano per le infrastrutture.  “Stiamo considerando diverse opzioni” ha affermato Psaki che tuttavia ha ribadito Biden non ha ancora abbandonato la sua idea di aumentare l'aliquota sull'imposte societarie e che continuerà a spingere la misura in altri negoziati. Al contempo ha affermato che la Casa Bianca non si farà fautrice di tasse sulla benzina più alte o tasse sugli automobilisti, ipotesi ventilata da alcuni repubblicani, e che non c'è nessuna deadline immediata entro cui trovare l'accordo.

Una delle proposte alternative o complementari avanzate da Biden è l'introduzione di una tassa aziendale minima del 15% gravante sulle multinazionali.  Secondo i dettagli che l'amministrazione ha rilasciato negli scorsi mesi, la tassa si applicherebbe solo alle aziende con un reddito superiore ai 2 miliardi di dollari. Secondo le stime dell'amministrazione, solo 180 aziende raggiungerebbero tale soglia di reddito e solo 45 pagherebbero la tassa. La minimum tax del 15%, in riduzione rispetto al 21% precedentemente proposto, avrebbe l'effetto di raccogliere miliardi di dollari, convincendo le grandi multinazionali, come Amazon, a pagare le tasse negli Stati Uniti, anziché cercare di spostare i profitti verso i paradisi fiscali.
Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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