Biden, tassa al 15% per finanziare le infrastrutture

Nell'ultima settimana secondo il Wall Street Journal Biden ha aperto alla possibilità di rivedere a mille miliardi la spesa per finanziare le infrastrutture e di non aumentare le tasse societarie al 28%
"Raggiungiamo un accordo sulle infrastrutture che sia più contenuto, ma comunque significativo e finanziato interamente" è stato l'invito del leader dell’opposizione al Senato Mitch McConnel
Probabile l’introduzione di una tassa con aliquota minima del 15% sulle multinazionali. Sarebbero 180 le società interessate da questa tassa
L'addetta stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha aperto alla possibilità di rivedere il piano per le infrastrutture. “Stiamo considerando diverse opzioni” ha affermato Psaki che tuttavia ha ribadito Biden non ha ancora abbandonato la sua idea di aumentare l'aliquota sull'imposte societarie e che continuerà a spingere la misura in altri negoziati. Al contempo ha affermato che la Casa Bianca non si farà fautrice di tasse sulla benzina più alte o tasse sugli automobilisti, ipotesi ventilata da alcuni repubblicani, e che non c'è nessuna deadline immediata entro cui trovare l'accordo.
Una delle proposte alternative o complementari avanzate da Biden è l'introduzione di una tassa aziendale minima del 15% gravante sulle multinazionali. Secondo i dettagli che l'amministrazione ha rilasciato negli scorsi mesi, la tassa si applicherebbe solo alle aziende con un reddito superiore ai 2 miliardi di dollari. Secondo le stime dell'amministrazione, solo 180 aziende raggiungerebbero tale soglia di reddito e solo 45 pagherebbero la tassa. La minimum tax del 15%, in riduzione rispetto al 21% precedentemente proposto, avrebbe l'effetto di raccogliere miliardi di dollari, convincendo le grandi multinazionali, come Amazon, a pagare le tasse negli Stati Uniti, anziché cercare di spostare i profitti verso i paradisi fiscali.