I bond? Adesso sono un'alternativa alle borse

“There is no alternative” si ripetevano gli investitori nel corso del rally azionario post covid. Come a dire: se non nelle azioni, dove? A distanza di quasi un anno dalla fase rialzista di Wall Street, di Tina – l’acronimo utilizzata per l’assenza di alternative alle azioni – non c’è più traccia. I listini azionari in profondo rosso, hanno portato giù con loro anche le obbligazioni di tutto il mondo. Risultato? I rendimenti dei bond sono tornati ad essere interessanti e gli investitori se ne sono accorti.
Il mercato orso obbligazionario
Stando a un’analisi di Deutsche Bank, per la prima volta in 76 anni i bond globali sono entrati in un mercato orso, ovvero hanno perso il 20% dal loro precedente massimo. L'ultima volta che le obbligazioni globali erano andate così male è infatti stato nel 1946, anno in cui si è tenuta a Londra la prima sessione delle Nazioni Unite dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Lunedì gli investitori e gli operatori hanno continuato a vendere i Treasury, facendo salire il rendimento a 2 anni al 4,315%, il livello più alto dal 14 agosto 2007. Nel frattempo, il tasso dei gilt, la controparte britannica dei Treasury, ha superato il 4,5%.
Fuga dalle azioni
Rendimenti, questi, che certamente, se confrontati con quelli di solo un anno fa, fanno appetito a male. Tant’è che, stando agli ultimi dati Morningstar, in queste settimane si sta assistendo proprio a uno spostamento degli investitori dai fondi azionari a quelli a reddito fisso. Nel mese di settembre i primi, con 19 miliardi di riscatti netti, hanno registrato il peggior risultato mensile da marzo 2020, sia in termini assoluti che relativi. I secondi, di contro, hanno messo a segno il primo mese positivo dell’anno in termini di flussi, raccogliendo oltre 10 miliardi di euro. Tuttavia, è ancora prematuro farsi prendere dall’entusiasmo. “Quest’anno il rialzo degli spread, ma soprattutto quello eccezionale e brusco dei tassi, sta rendendo finalmente interessanti diversi comparti del mondo obbligazionario. Ad ogni modo, va fatto notare che queste tendenze sono ancora in atto e quindi serve ancora prudenza e gradualità nell’investimento, sia a livello di duration che di rischio di credito” spiega Martino Rinaldi, Responsabile Gestioni Collettive, Cassa Lombarda.
Le opportunità del mercato obbligazionario
Ma quali sono le migliori opportunità che ad oggi offre il comparto del reddito fisso? “Per la parte più difensiva del portafoglio, troviamo già valore nella parte 5-10 anni della curva di Treasury americani, considerando che la FED è molto più avanti dell’Europa con il suo ciclo di rialzo tassi. Visto il livello raggiunto dal dollaro, ma anche il costo non trascurabile dell’hedging, si consiglia una gestione dinamica della copertura valutaria” commenta Rinaldi. Chi vuole prendersi più rischio, interessanti potrebbero essere invece le obbligazioni dei paesi meno sviluppati. “Tra gli investimenti più rischiosi riteniamo interessanti i bond emergenti in hard currency, che seguono le dinamiche della curva usa, ma hanno visto lo spread verso di essa allargarsi notevolmente, in alcuni casi in maniera eccessiva” spiega Rinaldi che conclude: “Infine, tra gli investimenti in euro, stiamo iniziando a guardare il segmento corporate Investment Grade, nel tratto breve di curva. Da diverso tempo invece vediamo valore nei bond subordinati, sia corporate che finanziari, che dovrebbero resistere meglio del segmento High Yield, in uno scenario con tassi più elevati e in vista di un prossimo probabile rallentamento economico”.