Liquidity event: 300 miliardi alle famiglie imprenditoriali italiane

Negli ultimi 10 anni si sono intensificati i processi di passaggio
generazionale e di spinta alla crescita di aziende di piccole e medie dimensioni.
Si sono moltiplicati quindi i liquidity events, la cessione di quote del
capitale azionario di aziende italiane da parte di famiglie di imprenditori (o
singoli imprenditori) a investitori terzi. Eventi che sono diventati un tema
strategico per il Paese e non solo argomento di nicchia per addetti ai lavori,
perché hanno un sempre maggior peso nel settore finanziario con conseguenti
ricadute anche sul tessuto economico italiano. Per questa ragione Pictet Wealth
Management ha realizzato in collaborazione con la School of Management del
Politecnico di Milano una ricerca imponente che mira a offrire, agli addetti ai
lavori e a quanti interessati allo sviluppo del nostro Paese, una panoramica
sulle dinamiche dei liquidity events originati dalla cessione di aziende
familiari italiane nell’ultimo decennio.
Il ruolo chiave del Private equity
Gli elementi interessanti che vengono evidenziati sono diversi: il primo è che tra gli attori coinvolti nel processo dei liquidy events, il Private Equity ricopre un ruolo chiave. Più del 50% degli investimenti dei fondi di PE in Italia è riferito ad aziende familiari e, solo negli ultimi 10 anni, gli investimenti condotti (disclosed e undisclosed) nei family business ammontano a più di 500. Per un campione ridotto di investimenti realizzati da fondi di Pe su aziende familiari nel decennio, il valore medio dell’IRR (internal rate of return) annuale è stato di 36,23% e quello mediano di 29,08%.
Inoltre, dalle oltre 2.300 operazioni individuate nel periodo osservato, se si considerano solo quelle con controvalore noto, sono passati di mano oltre 141 miliardi di euro. Valore che, se proiettato sull’intero campione, porta a stimare un flusso complessivo di circa 300 miliardi. Ingenti nuove risorse, incamerate dalle famiglie imprenditoriali italiane, riallocabili nel mercato per finanziare idee imprenditoriali, nuove startup, nuovi investimenti nell’economia ‘reale’ del Paese.
L’importo medio del deal è pari a 134,3 milioni, quello mediano è di 33,7 milioni (per la presenza di alcune mega-cessioni di importo elevato). La grande maggioranza delle imprese (91,2%) non è quotata. Più del 40% di esse ha un’età compresa fra 20 e 50 anni e il 47% è attiva nel Nord-Ovest. Spesso sono piccole medie imprese con attivo inferiore a 50 milioni. La cessione riguarda mediamente il 74,3% del capitale ed è totalitaria nel 40,9% dei casi.
Cosa succede dopo il liquidity event: lo sviluppo delle aziende
A seguito di un liquidity event l’azienda continua il suo percorso con un nuovo azionista, perseguendo in molti casi l’obiettivo di una maggiore espansione internazionale e di aggregazione con imprese di settore simili. Questo processo genera un impatto su clienti, fornitori, dipendenti e territorio che orbitano intorno all’azienda. Dall’altro lato, l’imprenditore fondatore o azionista, eventualmente insieme ad altri familiari, vive un momento di creazione di nuova liquidità importante, spesso la più grande mai ricevuta. E, dopo essere stati per molti anni imprenditori, il passaggio al ruolo di investitori istituzionali segna un momento di profondo cambiamento a livello umano, oltre che professionale. In molti casi, è necessario acquisire nuove competenze, costituire una nuova governance familiare e farsi assistere da operatori specializzati nella gestione della ricchezza.
Alla luce di tutto ciò, il Wealth Management ha ad oggi un’opportunità unica di ricoprire un ruolo centrale per il Paese, attraverso una gestione strategica e di valore dei flussi di ricchezza generati dai liquidity events delle aziende familiari in Italia. Come diceva Schumpeter, la "distruzione creativa" descrive il "processo di mutazione industriale che rivoluziona incessantemente la struttura economica dall'interno, sconvolgendo senza sosta quella vecchia e creandone sempre una nuova". In questo senso, il fenomeno economico descritto dei liquidity events acquista un’accezione positiva e completamente rivoluzionaria rispetto alla visione negativa che alle volte i commentatori economici gli attribuiscono. Fenomeno particolarmente adatto a un paese che vanta una delle classi imprenditoriali più dinamiche e innovative al mondo.
Un'opportunità unica per il wealth management
In Pictet Wealth Management, grazie a un’ esperienza pluriennale di vicinanza ai liquidity events, abbiamo imparato come la comprensione profonda delle esigenze di chi ha venduto la propria azienda e l’assistenza su temi di asset allocation strategica, governance familiare, investimenti alternativi, filantropia ed arte rappresentino veramente un percorso di lungo periodo, basato su un autentico rapporto di fiducia fra investitore e consulente. In questo percorso formativo, accompagniamo il nuovo investitore istituzionale nell’allocazione ottimale del proprio patrimonio familiare e imprenditoriale nel lungo periodo, cercando di avviare un circolo virtuoso che porti questi investimenti ad avere un impatto positivo nell’economia reale tanto quanto sui mercati finanziari.
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