Diversificare puntando sulle eccellenze italiane
Quando si parla dei cosiddetti “PIR alternativi”, introdotti nel 2020 dal legislatore con l’obiettivo di indirizzare risorse private verso le Pmi non quotate, spesso si rischia di guardare tali strumenti con occhio miope focalizzando l’attenzione solo sui vantaggi fiscali, una leva certamente importante ma non l’unica. Posizionarsi su realtà italiane in forte crescita conferisce al portafoglio un valore diverso, slegato in parte dalle turbolenze dei mercati. Insieme a Daniele Colantonio, Partner e Responsabile Sviluppo Prodotti di Anthilia Sgr, abbiamo approfondito le peculiarità di un investimento che guarda alle eccellenze del made in Italy analizzando anche le principali caratteristiche del nuovo fondo d’investimento alternativo Anthilia MUST che investe direttamente il 70% del portafoglio sulle eccellenze produttive italiane ed il restante 30% su mercati globali attraverso fondi gestiti da BlackRock.
Perché ha senso oggi posizionarsi con convinzione sull’economia reale italiana e sulle Pmi in particolare?
Investire nell’economia reale vuol dire sostanzialmente puntare sugli imprenditori che hanno contribuito a costruire un Paese che rappresenta la seconda manifattura a livello europeo, leader in settori quali la meccanica di precisione, il food, il turismo e tante altre filiere collegate ai diversi centri di eccellenza sul territorio. La differenza tra mercati quotati e l’economia reale consiste nel diverso perimetro di aziende ed imprenditori target, si tratta di aziende produttive meno “sotto i riflettori” rispetto alle realtà quotate, ma altrettanto specializzate, che in molti casi “primeggiano” in nicchie di mercato con una quota export importante. Se investire vuol dire cercare valore dando all’imprenditore la fiducia che merita, gli investimenti in economia reale realizzano appieno questa declinazione.Quali i tratti distintivi di andare su realtà non quotate?
Investire nei grandi mercati globali non assicura un “guscio” di protezione dalle turbolenze globali, anzi. Investire su un’impresa ed un imprenditore della provincia italiana non necessariamente espone a tali turbolenze e conferisce al portafoglio qualcosa di nuovo, di diverso. Il successo di prodotti come i PIR alternativi nasce dall’esigenza di integrare la cultura dell’investitore e offrire un’ulteriore opportunità. Il portafoglio oggi va costruito diversificando non soltanto per asset class, ma anche per orizzonte temporale. L’investitore deve comprendere che bisogna guardare a orizzonti temporali più lunghi, un’ottica di tipo industriale più che finanziaria, che gli imprenditori tra l’altro conoscono bene. Un altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che se la realtà aziendale non è quotata, non è conosciuta da grandi investitori e analisti, quindi è più facile andare a scovare realtà a valutazioni più convenienti. Un player piccolo può diventare 10 volte più grande, molto più difficile che accada per un player già affermato/quotato.C’è anche un tema di accesso a un mercato altrimenti difficile da raggiungere per gli investitori privati
Il nostro Anthilia MUST è un FIA chiuso non riservato con una soglia d’ingresso di 10 mila euro. Si tratta di una soluzione che permette ad un’ampia platea di risparmiatori privati di avvicinarsi ad investimenti difficilmente accessibili stand alone, con rendimenti esentasse che l’investitore non potrebbe ottenere attraverso altre soluzioni di investimento. Il fondo investe in tre categorie di attivo principali (azionario, credito e beni reali). A regime ci aspettiamo un portafoglio molto diversificato: tra le 30 e 40 società sulla parte equity Italia, una ventina di titoli sul debito, mentre sulla parte global un ampio numero di sottostanti attraverso fondi specializzati.Nel complesso Anthilia MUST offrirà tra i 100 e i 200 titoli sottostanti ed una esposizione media a singola società tra lo 0,2% e l’1,5%. Una grande diversificazione se paragonata ai fondi chiusi “riservati” che possono essere invece molto concentrati con all’interno talvolta anche meno di 10-15 società.