Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Alphabet, Amazon e Meta – le magnifiche sette di Wall Street – hanno fatto proseliti tra gli investitori nei primi sette mesi dell’anno hanno contribuito in larga parte al rally di Wall Street. Messe insieme queste società valgono 11.000 miliardi di dollari e quest’anno hanno messo a segno rialzi compresi tra il 36% e il 190%.
Un boom che ha avuto come conseguenza un aumento notevole del loro peso sul Nasdaq 100, indice di riferimento per alcuni degli Etf più popolari, che è stato costretto a un ribilanciamento straordinario visto che le sette mega cap tecnologiche erano arrivate a rappresentare il 60% del totale alla fine del primo semestre. Con il ribilanciamento, concretizzatosi il 24 luglio, il peso dei colossi tech è sceso al 44% (dati al 27/07/2023), con quindi ancora una spiccata concentrazione.
Alternative a un’eccessiva concentrazione
Se da un lato lo sbilanciamento su queste icone di Wall Street può dare una spinta un più, come in questo 2023 con l’indice tecnologico Usa in rialzo del 39% Ytd, dall’altro espone a maggiori rischi nel caso in cui le mega cap invertano la rotta.
Un’esposizione alternativa e più diversificata al Nasdaq può essere presa attraverso un indice in cui tutti i componenti sono ugualmente ponderati.
Al Nasdaq 100 Equal Weight si rifà un nuovo Etf da poco lanciato da Invesco e che replica questo indice equamente ponderato.
L’indice Nasdaq 100 è un punto di riferimento per i mercati azionari statunitensi e uno dei benchmark che ha registrato le migliori performance a livello globale, con un rendimento del 460% negli ultimi 10 anni (al 30 giugno 2023). “Questi rendimenti sono stati trainati principalmente dai titoli a più grande capitalizzazione – rimarca Fabrizio Arusa, Senior Relationship Manager – ETF Specialist di Invesco in Italia, che anticipa a We Wealth che l’Invesco Nasdaq-100 Equal Weight UCITS ETF a breve verrà quotato anche su Borsa Italiana.
“Un approccio ponderato in base alla capitalizzazione di mercato può funzionare bene in molti contesti di mercato, ma gli investitori preoccupati per l’elevato peso delle azioni più grandi nell’indice potrebbero voler diversificare la loro esposizione con un approccio equal weight”, aggiunge Arusa.
Come funziona l’indice equal weight
L’indice Nasdaq 100 Equal Weighted è composto dagli stessi componenti dell’indice principale. La differenza è che nel ribilanciamento trimestrale gli emittenti sono ponderati equamente anziché in base alla capitalizzazione di mercato. Il nuovo Etf proposto da Invesco mira a mantenere lo stesso peso per tutti i titoli dell’indice. Partendo dai componenti del Nasdaq 100 si applica infatti un peso dell’1% a ciascuna società costituente, con ribilanciamenti applicati trimestralmente.
L’allocazione settoriale differisce da quella dell’indice principale: se il settore IT costituisce una buona metà dell’indice di base, qui ha un peso solo del 35%. A livello di singole azioni nell’indice base le top 10 pesano per ben il 60%, mentre nell’indice equal weight si ferma al 10%.