Aste d'arte, in corso la raccolta di Wannenes per novembre

Teresa Scarale
Teresa Scarale
11.4.2021
Tempo di lettura: 3'
Un'asta qualificata può essere non solo un'occasione per acquisire pleasure asset preziosi, ma anche un modo per smobilizzare le proprie riserve di valore

Una casa antica che guarda al futuro. Con successo

Le valutazioni vengono fatte in tutta riservatezza e su appuntamento

Wannenes Art Auction è una casa d'aste italiana, nata a Genova nel 2001. Affonda le sue radici nel solco della tradizione antiquaria, senza trascurare il contemporaneo, opportunità di mercati internazionali esigenti e in costante espansione. Negli anni la società ha infittito la collaborazione con storici dell'arte e antiquari. Ma anche con galleristi, direttori di musei, stampa specializzata, collezionisti. Ha fatto poi seguito l'apertura di nuovi uffici, il secondo nel 2003 a Roma e il terzo nel 2008 a Milano. E sarà proprio a Milano che si terrà, il 22 novembre, l'asta moderna e contemporanea per cui sono in corso le valutazioni.

L'appuntamento milanese di Wannenes


Guido Vitali e Massimo Vecchia – responsabili del Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea di Wannenes - saranno disponibili in tutta Italia per valutazioni gratuite e confidenziali di opere di arte moderna e contemporanea da inserire nella prossima asta (la 261) del 22 novembre a Milano.

Un semestre chiuso brillantemente


Il primo semestre 2018 di Wannenes ha visto un aggiudicato di 11.518.093 euro, con aumento del fatturato dell'11.6%. La percentuale di venduto per lotti è stata del 64.9%, per valore del 230.6%. Il dipartimento a più alto aggiudicato è stato quello dei dipinti antichi e del XIX secolo, con 2.421.771 euro (comprensivo del 25% dei diritti d'asta).

I lotti di maggior successo


Fra i più apprezzati figura un abito imperiale cinese in seta a fondo giallo con draghi ed i “dodici simboli”, Jifu, periodo Jiaqing (1796-1820) battuto a 212.500 euro. Segue poi un Paesaggio con villaggio rurale e castello ad olio su tavola di Jan Brueghel il giovane (Anversa, 1601 – 1678), proveniente dalla collezione del notaio Clemente Ferrari ed esitato a 200.000 euro. Infine,  dalla medesima raccolta, un raro olio su rame raffigurante un Paesaggio con castello, di Anton Mirou (Anversa 1570 circa, morto dopo il 1661) aggiudicato a 137.500 euro.

L'arte moderna e contemporanea


Re dell'arte moderna e contemporanea è stato Alighiero Boetti, con due opere. Un piccolo ricamo su tessuto dal titolo Sciogliersi come neve al sole…, del 1988 circa aggiudicato a 137.500, e il verticale colorato Una parola al vento…, del 1989 circa battuto a 118.750 euro.

I gioielli


Fra i gioielli vincono un paio di orecchini a clip in oro, argento e diamanti, ciascuno con un diamante di taglio vecchio del peso di 8.00 carati circa, esitati a 81.500 euro. Infine, sempre proveniente della collezione Ferrari di Genova, un Paesaggio con villaggio rurale, figure e cavalieri, realizzato da un pittore attivo ad Anversa nel XVII secolo, aggiudicato a 82.500 euro.

I dati della raccolta a livello geografico


I collezionisti internazionali


La percentuale di acquirenti stranieri è stata del 48%. Al primo posto, la Gran Bretagna con il 7.5%, seguita dagli Stati Uniti con 5,5%. Seguono poi la Svizzera con il 5,1%. e la Francia, con il 3,8%. Quinta poi si colloca la Cina, con il 3,5%. Le aste in cui i collezionisti internazionali si danno maggiormente da fare sono il design, con il 75,4%, seguito dall' Asian art, con il 64,5% e gli argenti, avori, icone e oggetti d'arte russa con il 53,6%. Seguono infine i dipinti antichi e del XIX secolo con 52,2% e gli arredi con il 44.6%.

I collezionisti italiani


Per Wannenes, i collezionisti italiani sono professionisti con un'alta specializzazione, imprenditori e industriali informati del settore. Ma anche appassionati conoscitori con buone disponibilità patrimoniali i quali vedono l'arte come un aspetto importante del wealth management e della diversificazione.

Le fasce anagrafiche


La fascia più attiva è quella dei quaranta – cinquantenni con il 17,2%, seguita dai 60-70enni con 12,3% che precede i 50-60enni con il 12%. I 30-40enni rappresentano il 5,7% e i 20-30enni 1,1%. Il 18,5% arriva da Milano, e il 17% da Roma, mentre Genova porta il 10,1% della clientela. Seguono Napoli con il 4,78% e Torino con il 4,31%.
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A sinistra. BRUNO MUNARI, Negativo-Positivo, 1950. Olio su masonite, cm 40 x 40. Aggiudicazione € 27.500

A destra. ALIGHIERO BOETTI, Svelare e rivelare , 1992/93. Ricamo su tessuto, cm 22,2 x 24,2. Aggiudicazione € 27.500
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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