Miart 2023, il meglio del weekend d’arte a Milano

Margherita Strada
14.4.2023
Tempo di lettura: 3'
Ritorna Miart fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, appuntamento dedicato all’arte, organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi (per il terzo anno)

Il titolo dell’edizione 2023 della fiera, “Crescendo” vuole sottolineare la crescita della ventisettesima edizione dove aumentano le gallerie partecipanti, in totale 169 da 27 Paesi, un incremento a doppia cifra rispetto al 2022, provenienti da 27 Paesi nel mondo, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.

Fra questi , solo per citarne alcuni: 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Crèvecoeur (Parigi), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM'S (Berlino), Kendal Koppe (Glasgow), Andrew Kreps Gallery (New York), Galerie Lelong & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe, Basilea), Nino Mier Gallery (Los Angeles, Bruxelles, New York, Marfa), MISAKO&ROSEN (Tokyo), Perrotin (Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo, Shangai, Dubai), Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra, Lugano), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), Chris Sharp Gallery (Los Angeles), Esther Schipper (Berlino, Parigi, Seoul), Eduard Simoens Gallery (Knokke), Gian Enzo Sperone (Sent), Galerie Gregor Staiger (Zurigo, Milano), Tim Van Laere Gallery (Anversa), Galerie Hubert Winter (Vienna), Galerie Fons Welters (Amsterdam), Galerie Jocelyn Wolff (Romainville). Significativa anche la crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, che provengono da quattro continenti e da città tra loro molto distanti, come ad esempio San Paolo per HOA Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.


Giulio Paolini, Galleria Alfonso Artico



Alighiero Boetti, Cortesi Gallery


Si riconferma la cura e l’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano grazie alla presenza in fiera di alcune delle più dinamiche gallerie del nostro Paese. Tra queste, solo per citarne alcune: Alfonso Artiaco (Napoli), Galleria Tommaso Calabro (Milano), Cardi Gallery (Milano, Londra), Cortesi Gallery (Lugano, Milano), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L'Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Raffaella Cortese (Milano), Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), Galleria dello Scudo (Verona), Studio Gariboldi (Milano), Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. (Bologna,Milano, Parigi), kaufmann repetto (Milano, New York), Magazzino (Roma), Gió Marconi (Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), FRANCESCA MININI (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), Montrasio Arte (Milano, Monza), Galleria Franco Noero (Torino), P420 (Bologna), LIA RUMMA (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Vistamare (Pescara, Milano), e ZERO... (Milano).


Mario Merz, Cardi Gallery

Miart 2023 conferma la sua distribuzione degli spazi in tre sezioni: Emergent per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, sezione a cura di Attilia Fattori Franchini che ospita 26 giovani gallerie; si prosegue con la sezione Established che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo. In fine a completare il percorso la seziobe Decades a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila.


Jannis Kounellis, Cardi Gallery



Vanessa Beecroft, Lia Rumma Gallery



Marinella Senatore, Mazzoleni



Marcello Maloberti, Raffaella Cortese



Mimmo Paladino, Sperone Westwater

Miart 2023 conferma la sua distribuzione degli spazi in tre sezioni: Emergent per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, sezione a cura di Attilia Fattori Franchini che ospita 26 giovani gallerie; si prosegue con la sezione Established che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo. In fine a completare il percorso la seziobe Decades a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila. Per la prima volta si estendono i confini tradizionali di Miart che si dirama in altri luoghi della città: dalla Triennale di Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali. 

Cresce anche il rapporto e lo scambio con la città, grazie a una nuova edizione della Milano Art Week con inedite collaborazioni con Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi che racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig, iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva & Franco Mattes a ragionare assieme sull'evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro partendo da un’inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.

Opinione personale dell’autore
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Margherita Strada si è formata come storica dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica Del Sacro Cuore di Milano. Ha lavorato nell’arte contemporanea in Italia e all’estero. Nel 2015 inizia la sua collaborazione con Cortesi Gallery nella sede di Lugano come Gallery assistant e successivamente nel 2017 diventa Exhibition coordinator, PR e Social Media Manager nella sede di Milano. Presso Cortesi Gallery segue e produce diverse mostre e progetti editoriali. Nel 2019 inizia la sua collaborazione come curatrice interna e coordinatrice editoriale presso BUILDING Gallery di Moshe Tabibnia. Per BUILDING segue e produce diverse mostre. Nel 2020 lavora per la società Testa per Testa, fondata da Gemma De Angelis Testa, per promuovere e produrre mostre dedicate ad Armando Testa, padre della pubblicità italiana e artista internazionale. Nel 2020 è Assistant Collector Manger della Collezione di Gemma De Angelis Testa. Nel 2022 è partner/associata di Vera Canevazzi Art Consulting come Art Consultant e PR e Social Media Manager.

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