Sebastiano Ricci: quando Venezia fiorisce a Londra

Sandra Romito
10.3.2022
Tempo di lettura: 5'
Dalla capitale britannica alla città lagunare, e ritorno. Erede della luminosità di Paolo Veronese e dell'eleganza di Parmigianino, Sebastiano Ricci fu protagonista nel mercato dell'altre d'Oltremanica
Ero a Venezia qualche giorno fa, davanti alla splendida Pala di San Giorgio Maggiore di Sebastiano Ricci: ma che pittore magnifico. Dipinta nel 1708, è un'opera ormai matura, eseguita dopo lavori incantevoli fatti a Parma, Piacenza, Roma, Milano, Vienna, Firenze... Sebastiano, degno erede della luminosità di Paolo Veronese, riempie di luce Palazzo Colonna, Palazzo Marucelli, Palazzo Pitti, pure San Bernardino alle Ossa! e lavorando tra le diverse corti italiane e all'estero portò la pittura veneziana ad essere un fenomeno internazionale ammiratissimo.

Royal Academy of Art, Londra, Sebastiano Ricci, Diana con le Ninfe, dettaglio
Royal Academy of Art, Londra, Sebastiano Ricci, Diana con le Ninfe, dettaglio
San Giorgio Maggiore, Venezia, Sebastiano Ricci, Madonna con Bambino
San Giorgio Maggiore, Venezia, Sebastiano Ricci, Madonna con Bambino

Sebastiano arrivò a Londra nel 1712, con suo nipote Marco, che già vi aveva lavorato con Giovanni Antonio Pellegrini su richiesta di Charles Edward Montagu (c. 1662-1722), futuro Duca di Manchester. Il più anziano dei due Ricci sin da subito fu molto popolare e richiesto, dipingendo a Londra e fuori con una grazia ed un'eleganza che ricordano quasi Parmigianino.

Burlington House, sede della Royal Academy of Arts, Londra
Burlington House, sede della Royal Academy of Arts, Londra

Royal Academy of Art, Londra, Sebastiano Ricci, Trionfo di Galatea e Diana con le Ninfe, 347 x 482 cm

Royal Academy of Art, Londra, Sebastiano Ricci, Trionfo di Galatea e Diana con le Ninfe, 347 x 482 cm
Royal Academy of Art, Londra, Sebastiano Ricci, Trionfo di Galatea e Diana con le Ninfe, 347 x 482 cm

L'opera sua londinese forse più famosa è il sogno arcadico per lo scalone di Burlington House, commissionato in tutta probabilità da Georgiana, vedova del secondo Conte di Burlington e madre di Richard Boyle, terzo Conte di Burlington - ma minore di età sino al 1715 – ed eseguito tra il 1712 e il 1715. Il soggetto mitologico sembra prendere ispirazione dagli Amori degli Dei di Palazzo Farnese e la decorazione originale comprendeva: L'Olimpo con Giove, Giunone e Cupido sul soffitto, Il trionfo di Galatea e Diana e le sue Ninfe sulle due pareti laterali, e al finale Bacco e Arianna. Pochissimi anni dopo, nel 1719, la grande scala venne demolita: Richard Boyle, dopo tre Grand Tours, sviluppa una passione incontrollabile per l'architettura veneta e ormai maggiore di età, i.e. in pieno controllo delle finanze, rifà buona parte del palazzo seguendo le idee di Palladio e Scamozzi.

Le tele di Sebastiano sopravvivono, due di esse ancora sulle pareti laterali della nuova scala monumentale, le altre nascoste in diverse sale/uffici. Burlington House è infatti oggi la splendida sede della Royal Academy of Arts in Piccadilly, dove tutti ci stiamo precipitando a vedere la grande mostra di Francis Bacon... Fateci caso quando salite lo scalone principale: a destra e a sinistra troverete in tutta la sua gloria quello che rimane di una “decorazione veneziana fatta alla romana”. Non sono affreschi, come sarebbe accaduto a Roma, ma tele come a Venezia dove però le decorazioni mitologiche sono rare e le poche che ci sono hanno temi violenti e passionali. VIVIT POST FUNERA VIRTUS, la Virtù sopravvive alla Morte, motto del conte che bene si allinea alla celebrazione della fedeltà di Arianna o Galatea e della castità di Diana.

Royal Hospital, Chelsea, London, Cappella di Wren
Royal Hospital, Chelsea, London, Cappella di Wren

Sempre a Londra, Sebastiano Ricci dipinse l'abside della cappella costruita da Sir Christopher Wren al Royal Hospital a Chelsea, costruito da Charles II per i veterani di guerra nel 1677 seguendo l'esempio di Les Invalides, preferendo cioè organizzare una residenza invece di una pensione in denaro. Il Royal Hospital fu ampliato da Wren, che terminò i lavori nel 1692. Ricci dipinse la Resurrezione a olio su muro, e il risultato straordinario, tuttora visible, ci fa rimpiangere - e tanto anche - che non gli sia stata data la commissione di affrescare la cupola della cattedrale St. Paul. Sembra sia stata questa delusione, unita al mancato incarico di varie decorazioni alla residenza reale di Hampton Court e alla generale ostilità dei colleghi artisti inglesi, che lo hanno fatto decidere di partire per Parigi nel 1716.

Royal Hospital, Chelsea, London, Cappella di Wren, dettaglio del dipinto di Sebastiano Ricci
Royal Hospital, Chelsea, London, Cappella di Wren, dettaglio del dipinto di Sebastiano Ricci
Trovo il dialogo tra committente e pittore per uno schema decorativo specifico assolutamente straordinario, e lo stesso dicasi per il riuso di essi, in un contesto e con pensiero nuovi. Esempio eccellente e noto sono la serie di dipinti di Fragonard acquistati presso Duveen da Mr. Frick mentre pensiero folle è dare un contesto meraviglioso e che si meritano alle tele di Rotko che dormono alla Tate Britain.

Sotheby's, Londra, 3 luglio 2013, lotto 42, Giandomenico Tiepolo, £3,218,500
Sotheby's, Londra, 3 luglio 2013, lotto 42, Giandomenico Tiepolo, 3.218.500 sterline

Non è un'avventura impossibile acquistare e riorganizzare opere a questo fine, e ricordo come fosse ieri e con desiderio la serie di affreschi di Giandomenico Tiepolo offerta da Sotheby's qui a Londra nel 2013. Staccati da Palazzo Porto a Vicenza agli inizi del secolo scorso, i sei affreschi misurano quasi tre metri di altezza e illustrano a monocromo su fondo oro le gesta della famiglia Porto. La foto dice poco ahime', ma dal vivo l'opacità dei toni terragni contro lo scintillare dell'oro per metri e metri quadrati dava gli stessi brividi che si provano davanti a Klimt e fanno dimenticare il soggetto così specifico. La provenienda da un palazzo di Palladio poi avrebbe certamente eccitato Lord Burlington!

Perchè poi non commissionare e discutere con un artista vivente un progetto simile? Nelle ultime aste di arte moderna e contemporanea non si può non aver notato la giovane artista londinese Flora Yukhnovich, che sia da Sotheby's che da Christie's ha infranto tutti i record con le sue opere grandissime e rutilanti, intensamente vicine a Fragonard e Boucher ma anche alla pittura veneziana di Ricci e Tiepolo.


Sotheby's, London, 2 marzo 2022, lot 4, Flora Yukhnovich, Warm, Wet 'N' Wild, olio su tela, 210 x 179.8 cm., £2.697.000

Christie's, London, 1° marzo 2022, lot 25, Flora Yukhnovich, Tu vas me faire rougir, olio su tela, 215 x 180 cm., £1,902,000
Christie's, London, 1° marzo 2022, lot 25, Flora Yukhnovich, Tu vas me faire rougir, olio su tela, 215 x 180 cm., 1.902.000 sterline

Per avere un'idea delle potenzialità di questa pittrice piena di talento, non serve più il Gran Tour in carrozza ma è sufficiente Instagram, guardare il suo sito e visitare la mostra che ha appena aperto alla galleria Victoria Miro a Londra, e che dura sino al 26 marzo.

PS Il bozzetto per la Resurrezione dipinta da Sebastiano Ricci al Royal Hospital è oggi alla Dulwich Picture Gallery, volendosi spingere verso sud e vedere un'altra straordinaria collezione...
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Con l’idea che non avrebbe guardato a nulla dopo Giotto, Sandra è stata una convintissima e feroce medievista nei suoi vent’anni: ora guarda tutto e le piace tutto, dal manoscritto miniato al gioiello d’artista. Ha lavorato per più di venti anni nel dipartimento di dipinti antichi alla Christie’s di Londra, dove ancora collabora quotidianamente come consulente, accompagnando i dipinti da collezione a collezione, con la stessa emozione del primo giorno. Un debole ovviamente rimane per la pittura italiana, soprattutto di alta epoca.

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