Edizioni d’artista, un mercato in crescita

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Un asset che ha registrato sorprendente forza nel settore dei collezionabili è stato quello dei multipli. Copie di capolavori dell’arte contemporanea a prezzi più accessibili. Ma di qualità così elevata da creare un vero e proprio segmento autonomo nel mercato, con rivalutazioni che in proporzione seguono quelle delle opere originali

A Londra lo scorso 18-19 gennaio 2023 la casa d’aste Phillips ha tenuto un’importante asta dedicata alle “Editions”, multipli d’artista in edizione limitata realizzati con tecniche raffinatissime e firmati dai grandi artisti più influenti del XX secolo e contemporanei. L’asta ha realizzato 6,4 milioni di sterline grazie alla vendita di 297 lotti su un totale di 300 in catalogo, pari al 96% del venduto (98% per valore). Un risultato straordinario che apre una nuova stagione per le Editions nella scia della precedente e conferma la crescente attenzione dei collezionisti per questo medium. L’evening sale londinese è stata guidata da lavori di David Hockney e Andy Warhol e da artisti britannici contemporanei come Banksy, Cecily Brown, Grayson Perry e Rachel Whiteread, oltre a un gruppo di importanti opere moderne di Pablo Picasso.

Edizioni d'artista, le più richieste

A primeggiare è stato il lavoro di David Hockney “Dog Wall”, una raccolta di quindici incisioni dedicata ai suoi affezionatissimi bassotti e realizzata nel 1998 aggiudicata a 327.600 sterline (374.381 euro) partendo da una stima di 200.000 – 300.000 sterline. Tra le migliori aggiudicazioni troviamo anche il lavoro di Andy Warhol dal titolo “Queen Elizabeth II of the United Kingdom”, della serie “Reigning Queens” (Royal Edition) (F & S. 335A) del 1985 battuta per 289.800 sterline (331.883 euro) partita da una stima di 200.000 – 300.000 sterline. Ed è proprio questo soggetto “reale” a rappresentare una delle tendenze del mercato più ricercata da collezionisti e investitori. 


David Hockney, Dog Wall, 1998


Lo scorso gennaio 2022, in concomitanza con l'anno del giubileo della regina Elisabetta II, sono passate in asta un gruppo di opere a lei dedicate tra cui una serigrafia di Andy Warhol, una stampa giclée di Chris Levine e una litografia di Richard Prince. A primeggiare sono proprio le serigrafie realizzate nel 1985 da Andy Warhol e dedicate alla Regina Elisabetta e alle altre regnanti all’epoca in carica come la regina Beatrice dei Paesi Bassi, la regina Margrethe II di Danimarca e la regina Ntfombi Tfwala dello Swaziland declinate in quattro diversi colori. Le serigrafie sono state create utilizzando una tecnica serigrafica fotografica centrale nella pratica di Warhol, ampiamente impiegata sia nelle sue stampe che nei suoi dipinti. Da Sotheby’s la serigrafia di Andy Warhol dedicata alla Regina Elisabetta II del Regno Unito ha registrato un record assoluto con l’aggiudicazione per 529.200 sterline nell’asta dello scorso settembre 2022. 


Andy Warhol, Queen Elizabeth II of the United Kingdom, from Reigning Queens (Royal Edition) (F & S. 335A), 1985


Edizioni, multipli e stampe di grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea sono un’opportunità per iniziare o sviluppare una ricca collezione, con i migliori esempi di ogni periodo, Guardando al contenuto delle raccolte dei grandi collezionisti questo medium rappresenta circa il 10% delle opere in raccolta rispetto a pittura, scultura, installazioni, arte digitale e fotografia. Le edizioni sono equamente rappresentate nelle collezioni di tutte le generazioni di collezionisti come Gen Z, Millennials, Gen X e Boomers con una percentuale del 19% per generazione, secondo gli ultimi sondaggi. Con una spesa media che si aggira intorno a qualche decina di migliaia di dollari si possono acquisire i lavori più rappresentativi della pop art e dell’arte del XX secolo, le più richieste dagli acquirenti. 


Andy Warhol, Flowers (F. & S. 66), 1970


Le edizioni limitate, realizzate e firmate dall’artista rappresentano la fascia più ricercata del segmento. In questo caso le quotazioni possono tranquillamente raggiungere alcune centinaia di migliaia di dollari come accaduto nelle grandi aste internazionali del 2022. L’anno che si è appena concluso ha registrato un successo clamoroso della vendita di edizioni nel mercato in asta. Sotheby’s ha dichiarato un fatturato annuale nel 2022 di 42 milioni di sterline per stampe e multipli d’artista. Philips ha realizzato un totale di 40 milioni di sterline nel 2022. Si tratta del totale annuo più alto nella storia dell'azienda con una percentuale di venduto del 95% il 46% dei quali ha superato la stima massima, la più alta del settore. Top lot del 2022 per la casa inglese è stato il lavoro di Andy Warhol Flowers (F. & S. 64-73) del 1970 aggiudicato per 1.482.000 sterline a New York il 19-21 aprile 2022 partendo da una stima di 1.000.000 – 1.500.000 sterline. 


David Hockney, The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire in 2011 (twenty eleven) - 31 May, No. 2, 2011


Ma da segnalare è stata anche l’asta del 13 settembre 2022 che si è tenuta a Londra con la vendita di tutti i lotti in catalogo nell’asta dedicata a David Hockney L’opera “The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire nel 2011 (ventiundici)” del 30 maggio 2011 partita da una stima di 120.000 – 180.000 sterline è stata aggiudicata a 340.000 sterline, e ha registrato il record mondiale per questo lavoro. Prima ancora, nel corso del 2021 le aste Global Editions hanno visto un aumento di fatturato del 45% su base annua rispetto al 2020. Dalle acqueforti di David Hockney alle serigrafie di Andy Warhol, dalle incisioni di Pablo Picasso alle litografie di Francis Bacon fino alle litografie di Richard Prince che utilizza una tecnica di "ri-fotografica" basata sull’appropriazione mediante la fotografia di immagini prelevate da annunci di riviste e presentate come proprie, la scelta è molto ampia e caratterizza queste opere da collezione tanto da renderle così ricercate. 

Le aste presentano in più sessioni annuali i lavori di alcuni dei grandi maestri del genere del XX e XXI secolo ed esplorano la varietà di tecniche. I prezzi sono più accessibili dei grandi capolavori della pittura ma la qualità è così elevata da creare un vero e proprio segmento autonomo con rivalutazioni che in proporzione seguono quelle delle opere originali.

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Specializzato in diritto tributario presso la Business School de Il Sole 24 ore e poi in diritto e fiscalità dell’arte, dal 2004 è iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano ed è abilitato alla difesa in Corte di Cassazione. La sua attività si incentra prevalentemente sulla consulenza giuridica e fiscale applicata all’impiego del capitale, agli investimenti e al business. E’ partner di Cavalluzzo Rizzi Caldart, studio boutique del centro di Milano. Dal 2019 collabora con We Wealth su temi legati ai beni da collezione e investimento.

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