Il design della piazza newyorkese fra Giacometti e Tiffany

Va a Christie's lo scettro del Design nella piazza newyorkese dell’autunno 2022. Non succedeva da dieci anni. La casa d’aste ha chiuso la settimana del design con tre importanti aste nel corso della sola giornata del 9 dicembre: la prima dedicata ad Alberto e Diego Giacometti, la seconda ad alcuni grandi classici del design europeo e statunitense, la terza alle lampade un po’ magiche di Tiffany Studios. In totale, le tre vendite hanno realizzato 20.990.052 dollari. Insieme alla white gloves Sculpting Paradise: The Collection of Marie Lalanne, il totale della Design Week di Christie’s è stato di 98.033.060 dollari.
La progettazione d’autore di Alberto e Diego Giacometti
Nati a un anno di distanza l'uno dall'altro nel Canton Grigioni, in Svizzera, all'inizio del XX secolo (1901 Alberto; 1902 Diego), i fratelli Giacometti crebbero in una famiglia dotata del gene della creatività. Il padre, pittore, disegnava anche tutti i mobili di casa. Stabilitosi all’inizio degli anni Venti a Parigi per dar corso alla sua carriera, Alberto fu presto raggiunto da Diego, che ne divenne assistente. In quel ruolo Diego si occupò della creazione di armature e basi per le celebri figure scheletriche di Alberto, della patinatura delle sculture finite e della manutenzione quotidiana dello studio.
In collaborazione con il decoratore Jean-Michel Frank, i due fratelli introdussero nel loro ménage lavorativo una linea di produzione dedicata alle arti decorative e alle illuminazioni in gesso, bronzo e alabastro, ancora oggi apprezzata per il suo sentore contemporaneo.
La prima delle tre vendite di Christie’s, dedicata ai due, ha presentato una serie di opere provenienti dalla proprietà del collezionista californiano (San Francisco) Jerry Ganz, tra cui Table aux Caryatides (800.000-1.200.000 dollari), classificatosi poi come top lot per 1.680.000 dollari (foto sopra, dettagli seguono).
Il secondo gradino del podio lo ha occupato la Console aux deux oiseaux et coupelle con 1.380.000 dollari.
Ottimi risultati anche per due Fauteuils tête de lionne, anch'essi provenienti dalla proprietà di Jerry Ganz. Stimati ciascuno 200.000-300.000 dollari, sono stati venduti rispettivamente a 630.000 e 819.000 dollari.
New York e Christie’s, i grandi classici del design
La seconda asta si è stata invece dedicata a una selezione universale di alcuni (158 lotti) dei più bei pezzi di design mai prodotti. Innanzitutto, gli onnipresenti Les Lalanne. Poi, Emilé-Jacques Ruhlmann, Jean Dunand, Jean Royère, Charlotte Perriand, Jean Prouvé, Isamu Noguchi, Harry Bertoia. E i nostri Gio Ponti e Piero Fornasetti. Di Gio Ponti si offrivano le commissioni per la Villa Arreaza, a Carcas, in Venezuela, oltre al progetto per la Via Dezza, arricchiranno l'offerta di opere italiane della metà del secolo. L'incasso è stato di 8.474.930 dollari. Top lot, il tavolino di Armand Albert Rateau. L'opera è stata venduta a 756.000 dollari, più di sette volte la sua stima minima.
La seconda posizione è spettata a un raro tavolo da scacchi di Isamu Noguchi (655.200 dollari). Al terzo posto un progetto di Frank Lloyd Wright: la scrivania Executive Master per l'edificio amministrativo di S.C. Johnson & Son, Racine, Wisconsin, proveniente dalla Steelcase Corporate Art Collection (504.000 dollari).
Altri pezzi forti: una scrivania En Forme di Charlotte Perriand (365.400 dollari); due poltrone Visiteur di Prouvé, provenienti dalla famiglia dell'artista, vendute ciascuna a 327.600 dollari, più del doppio della loro stima minima.
Tiffany Studios, il gran finale
L'ultima asta dal vivo della serie è stata dedicata alle lampade Tiffany Studios (43 lotti). 5.814.522 dollari l’incasso totale. Il pezzo più costoso (693.000 dollari) è stato la lampada da tavolo Wisteria con base a forma di albero. Disegnato da Clara Driscoll nel 1902, questo paralume si compone di circa 2.000 tessere di vetro nei toni del blu, lavanda, turchese, bianco perlato, verde e arancione, incarnando la profonda ispirazione di Tiffany al mondo naturale.
Wisteria, dettaglio.
Altro pezzo forte è stata la lampada da terra Magnolia (630.000 dollari). Ha superato il mezzo milione di dollari anche la lampada da tavolo Elaborate Peony (579.600 dollari). Proveniva dalla collezione privata di un antiquario di New York.
Magnolia
Peony, dettaglio.
