Guindani e Generali: la volpe artica non si mimetizza più

29.10.2021
Tempo di lettura: 2'
Il progetto fotografico BG4SDGs – Time to Change entra nel vivo, immortalando le urgenze della lotta al cambiamento climatico. Stefano Guindani le immortala nel punto più a nord delle Isole Svalbard
Una volpe artica si staglia su un acciottolato cupo: il bianco candido del suo pelo, un tempo prezioso alleato per mimetizzarsi tra i ghiacci, la rende ora più visibile che mai sulla nuda parete rocciosa che la porterà a morire di fame. «Spero di riuscire a trasmettere con le mie immagini le sensazioni di assoluta bellezza ma anche di grande sconforto che ho provato durante il mio viaggio, assistendo dal vivo a immagini che testimoniano perfettamente ciò che sta accadendo al nostro pianeta e agli esseri che lo popolano». A parlare è il fotografo Stefano Guindani, alleato di Banca Generali nel progetto fotografico BG4SDGs – Time to Change (Banca Generali for Sustainable Development Goals, ndr).
L'obiettivo sotto la lente è in questo caso il numero 13 dell'Agenda Onu 2030: “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”. Ma saranno scandagliati tutti e 17.
L'obiettivo sotto la lente è in questo caso il numero 13 dell'Agenda Onu 2030: “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”. Ma saranno scandagliati tutti e 17.

Per fotografare il drammatico impatto del cambiamento climatico sulla Terra, Stefano Guindani è andato nel punto abitato più a nord delle Isole Svalbard, in Norvegia. Qui, al posto delle millenarie distese di ghiaccio, ad attenderlo c'erano distese di roccia e terra bagnate da un Mar Glaciale Artico il cui livello è sempre più alto. Decine di migliaia di animali stanno perdendo il loro habitat naturale e sono a rischio estinzione. Il color marrone di quel territorio un tempo bianco attira e trattiene il sole e il calore, tanto che nel luglio 2020 da queste parti si sono registrati 23 gradi, la temperatura più alta di sempre (contro gli 0 gradi centigradi abituali).

La situazione delle Isole Svalbard fa sorgere nella comunità scientifica internazionale una domanda: la battaglia contro il cambiamento climatico è già persa? Nell'impossibilità di rispondere, Stefano Guindani ha scelto di adottare un approccio diverso, non dandosi per vinto e incontrando persone che la pensano come lui. Gli scienziati delle stazioni di ricerca delle Svalbard, per esempio, che stanno lavorando a soluzioni che potrebbero notevolmente ridurre gli effetti causati dall'aumento delle temperature, come ad esempio cospargere la roccia nera con sabbia bianca per scongiurare almeno un po' l'accumulo di calore.
BG4SDGs – Time to Change, di cui avevamo parlato qui, è il progetto fotografico attraverso il quale Banca Generali e Stefano Guindani indagano lo stato di realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo dell'Agenda Onu 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo è duplice, da un lato immortalando l'azione negativa dell'uomo sull'ambiente e sulle comunità, dall'altro evidenziando come lo stesso genere umano possieda una straordinaria capacità di recupero del malfatto grazie alla scienza e alla sua inventiva.