Arte, 5 tendenze (più una) del mercato nel 2022

I trend emersi nel mercato dell’arte nel 2022
Fra le molteplici tendenze che hanno caratterizzato il mercato dell'arte nel 2022, ci sono alcune costanti. Le abbiamo individuate.
Uno. Nft nonostante le criptovalute
Il 2021 è stato l’anno della disfatta delle criptovalute. Che ne è stato dei non fungible token, che sulle blockchain (Ethereum, per lo più) delle crypto sono scritti? Si stanno istituzionalizzando: i 12 mesi trascorsi non hanno concesso spazio alla speculazione nft; solo agli investimenti e al collezionismo informato, degli insider. In particolare, il crowdfunding decentralizzato di opere d'arte è decollato: a febbraio, un’opera di Pak, l’artista digitale più pagato al mondo, è stata venduta a un gruppo di collezionisti organizzati attraverso un’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), per l’equivalente di 53 milioni di dollari, andati a beneficio del fondo legale di Julian Assange.
Due. Collezionare con un fine
L’aggressione russa all’Ucraina ha suscitato un’ondata di indignazione che si è tradotta in un incremento delle attività filantropiche per raccogliere fondi a sostegno della causa ucraina, soprattutto fra febbraio e marzo. La guerra però non è stata l’unica motivazione che ha alimentato la filantropia artistica nel 2022. Un numero crescente di collezionisti indirizza i suoi acquisti per favorire comunità come gli artisti BIPOC (black indigenous people of color), le donne o i membri LGBTQ+. Inoltre, sempre più acquirenti d’arte reputano prioritaria la questione della sostenibilità nell'acquisto di opere d'arte.
Un esempio: il quadro Intersection of Color (2019) di Reggie Burrows Hodges nel 2021 è stato messo all'asta per la prima volta. Da quel momento, l'attenzione per l'artista si è intensificata. E a maggio, da Phillips New York lo scorso maggio, l'opera ha più che triplicato la stima iniziale di 200.000 dollari, venendo aggiudicata a 730.800 dollari. Prezzo che ha superato il precedente record d'asta dello stesso Burrows Hodges, stabilito appena una settimana prima da Christie's per un esemplare della stessa serie (705.600 dollari).
Tre. Il ritorno dell’astrazione
Se il 2021 (forse un effetto del post lockdown?) era stato l’anno del figurativismo, il 2022 è stato quello dell’astrazione. Gli stand delle più importanti fiere globali (Art Basel, Frieze) hanno visto andare esaurite questa tipologia di opere ancor prima dell’inizio ufficiale delle fiere. Si pensi alle opere di Jadé Fadojutimi da Gagosian a Londra, da Frieze. Quotate 500.000 sterline, sono state tutte vendute prima dell’apertura dell’evento. O a Lucy Bull, che da Phillips Hong Kong ha stabilito un nuovo record: la sua opera 8:50 (2020) è stata venduta per 1,5 milioni di dollari Usa. Michaela Yearwood-Dan (1994) ha ottenuto con il dittico astratto What's the Use in Yearning (2021) un nuovo record personale, pari a 387.677 dollari, circa dieci volte la valutazione pre asta di 32.000 dollari. I successi della giovane Yearwood-Dan introducono il trend successivo.
Michaela Yearwood-Dan, What's the Use in Yearning (2021)
Quattro. Il successo degli artisti giovani
Il mercato degli artisti ultra contemporanei (a seconda delle definizioni: quelli nati dopo il 1975, oppure chi ha meno di 40 anni) è in piena espansione. Il tasso di vendita all'asta di queste opere è pari o superiore al resto del mercato. Secondo Artprice, gli artisti sotto i 40 anni hanno generato in asta 420 milioni di dollari tra luglio 2021 e giugno 2022, con un aumento del 28% rispetto all'anno precedente. La crescita si deve sia all'aumento del valore che a quello del volume di queste opere. Qualche esempio. Flora Yukhnovich (1990), pittrice di ispirazione rococò, ha stabilito un nuovo record di vendita: 3,1 milioni di dollari in asta. Lo statunitense-pakistano Salman Toor (1983) da Sotheby's New York ha incassato 1,6 milioni di dollari, da una stima pre-vendita di 300.000 dollari, stabilendo un nuovo record per l'artista.
Salman Toor
Nuovo massimo di 1,6 milioni anche per Maria Berrío (1982) con He Loves Me, He Loves Me Not (2015) da Phillips New York a novembre, per una rivalutazione più che tripla rispetto alla stima di 500.000 dollari. Nuovi record per l’acclamato Matthew Wong (1984-2019), ben due nel 2022. Green Room (2017), 5,3 milioni di dollari, e poi The Night Watcher (2015), 6 milioni di dollari (valutazione iniziale 1,5 milioni).
Maria Berrío, He Loves Me, He Loves Me Not (2015)
Cinque. Il ritorno del Surrealismo
La Biennale di Cecilia Alemani, Il latte dei sogni, ne è stata una celebrazione, con il suo omaggio al subconscio, al mitico e allo spettrale tramite l’arte di donne surrealiste come Jane Graverol, Unica Zürn, Alice Rahon, Dora Budor, Marianna Simnett, Raphaela Vogel. L’anno era già iniziato nel segno di una riscoperta del Surrealismo, con la mostra Surrealism Beyond Borders al Met, poi trasferitasi alla Tate Modern. L’interesse riverbera in asta, con le quotazioni di Dorothea Tanning, Leonora Carrington e Gertrude Abercrombie che continuano a superare le stime, soprattutto per quanto riguarda le opere più piccole e le stampe.
Più uno. Il 2023 sarà l’anno…
Dell’Intelligenza Artificiale? Può darsi. L’AI ha superato i non fungible token nelle ricerche su Google. "Arte dell'intelligenza artificiale" è una ricerca cresciuta del 1200% rispetto al 2021, picco che secondo i dati continuerà ad aumentare nel 2023. DALL-E e Midjourney, principali generatori di immagini di IA, sono stati i più ricercati, con il primo che ha registrato un aumento del traffico del 3750%. Viceversa, le ricerche su Google del termine "nft", pur essendo state molto alte verso la fine del 2021, sono «diminuite significativamente nel 2022», fa sapere il motore di ricerca.
