Love is in the Bin, il cuore a pezzi di Banksy torna in asta

Teresa Scarale
Teresa Scarale
9.9.2021
Tempo di lettura: 2'
Torna in asta l'opera di Banksy che si autodistrusse a sorpresa da Sotheby's nell'ottobre 2018. E le quotazioni volano: tutto si crea, nulla si distrugge
Londra. Era il 5 ottobre 2018 e il brusio d'asta nella sala di Sotheby's in New Bond Street taceva all'improvviso: l'opera più attesa della serata, Girl with Balloon di Banksy, si autodistruggeva in striscioline di carta appena dopo l'ultimo colpo di martello che la consegnava alla nuova proprietaria. L'opera diventava performance, e firma uno dei momenti che fanno la storia dell'arte. Nei giorni seguenti all'asta, Pest Control, l'ente di Banksy preposto all'autenticazione delle opere di Banksy stesso, certificava la nuova opera col nome di Love is in the Bin (l'amore è nel cestino).
La collezionista, che aveva speso 1.042.000 sterline (all'epoca il record personale d'asta per l'artista di Bristol. Il prezzo partiva da una stima base di 200.000) per aggiudicarsi La ragazza col palloncino, decise di tenersi il quadro, seppur trasformato. Ma oggi, pur essendo consapevole dello storico e inconsueto momento vissuto, la donna racconta che «è ora di lasciar andar via il quadro».



E di non perdere il guadagno che molto probabilmente ne deriverà, osserviamo noi. Infatti, a fronte della sua spesa nel 2018, la stima base oggi parte da quattro milioni (4-6 milioni di sterline, 5,5-8,2 milioni di dollari). Così, il prossimo 14 ottobre 2021, a tre anni di distanza dall'evento, l'opera trasformata nel nome e nella forma tornerà in asta nello stesso luogo.
«Love is in the bin è nato dal più spettacolare evento artistico del XXI secolo», dichiara Alex Branczik, presidente di Sotheby's, Modern & Contemporary Art. «Ciò che è avvenuto nella nostra sala è stato un fenomeno culturale». Basti pensare al citazionismo pubblicitario nei meme nei giorni seguenti all'asta:

Pubblicità ispirata a Love is in the Bin dell'asta performativa di Banksy

Perrier ispirata a Love is in the Bin dell'asta Banksy

Ispirata all'asta di Banksy



«Durante quella serata memorabile Banksy non distrusse tanto un'opera sminuzzandola, quanto ne creò una, nel solco di un'eredità anti-establishment che arriva fino a Marcel Duchamp». E non solo. Si pensi a Robert Rauschenberg che cancellò un disegno a matita di Willem de Kooning (Erased de Kooning Drawing), a Mimmo Rotella, alle cancellature di Emilio Isgrò, ad Ai Wei Wei che distrusse dei vasi della dinastia Han, fotografandosi nel mentre.

Da vera star, Love is in the Bin ora è in tour. Dopo l'esposizione a Londra durante il primo weekend di settembre, il quadro-performance volerà a Hong Kong, Taipei, New York. Per poi fare ritorno in New Bond Street, dove tutto è iniziato.
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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