Patrimonio artistico e successione: il Family Art Charter

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Cos'è il Family Art Charter? Il primo strumento di condivisione del patrimonio artistico familiare
I patrimoni artistici familiari che siano di storica o di nuova costituzione rappresentano più di tutti sia la memoria e l'immagine della famiglia che la loro storia di collezionisti e mecenati.
Ad oggi, contestualmente ad un perpetuo lavoro di valorizzazione e tutela della collezione, è sempre più viva la necessità di condividere con le generazioni future la storia e l'amministrazione della collezione per garantire che questa segua sempre il suo carattere. È molto comune che non tutti i membri di una famiglia siano interessati alla collezione d'arte, tuttavia, soprattutto ai fini di una corretta gestione della collezione, è sempre opportuno che anche costoro conoscano non solo le opere d'arte della collezione ma anche la loro storia.

Il primo passo per il coinvolgimento delle nuove generazioni avviene con il godimento delle opere in famiglia e il dialogo costante con i membri più anziani, tuttavia questo, ai fini della gestione e valorizzazione della collezione appare insufficiente. Per questo motivo si potrebbe ricorrere alla redazione e sottoscrizione di un Family Art Charter.

Il Family Art Charter è un istituto di matrice anglosassone spesso utilizzato per la gestione dei patrimoni artistici di famiglia: è un accordo scritto (in Italia potrebbe trovare riconoscimento come contratto atipico di cui all'art. 1322, comma 2 del cod. civ.), stipulato tra i membri della famiglia e che contiene le indicazioni sulla gestione e organizzazione del patrimonio artistico.

Il Family Art Charter oltre ad essere uno strumento di riepilogo dei valori e delle tradizioni familiari disciplina vari aspetti della collezione di opere d'arte, difatti è consigliabile, ai fini di una consapevole redazione dell'accordo eseguire una preventiva due diligence sulla collezione che permetterà di mettere ordine nella documentazione dell'opera sulla sua provenienza, la sua autenticità, la partecipazione a mostre, le attività di valorizzazione ovvero i restauri sull'opera.

Quali sono i passaggi per redigere un Family Art Charter?



  1. Eseguire una due diligence della collezione in cui emergano gli aspetti proprietari, la provenienza, l'autenticità e le attività svolte dall'opera d'arte;

  2. creare un archivio delle opere d'arte facenti parte della collezione di famiglia, individuando anche il luogo in cui sono esposte o conservate (se diverso da quello abituale della famiglia es: prestito in un museo);

  3. anche se non strettamente necessaria, provvedere ad una valutazione della collezione;

  4. individuare i valori familiari che si vogliono perseguire nella gestione della collezione;

  5. definire le strategie di valorizzazione e tutela della collezione o di alcune opere della stessa;

  6. individuare un professionista di fiducia della famiglia che la affianchi per rendere la gestione della collezione più efficiente;

  7. prevedere un aggiornamento cadenzato sulla collezione a tutti i membri della famiglia;

  8. indicare i piani di trasferimento della proprietà, i prestiti e le donazioni ad enti pubblici e privati;

  9. fornire un meccanismo di soluzione dei conflitti;

  10. individuare l'istituto giuridico migliore per la trasmissione della collezione.


Sebbene questo strumento sia quasi sconosciuto, potrebbe essere un primo passo per il collezionista per testare il coinvolgimento della propria famiglia e delle generazioni future nella conoscenza dei valori e della tradizione familiare alla base della collezione, oltre alla sua amministrazione, responsabilizzando così la nuova generazione nel seguire i valori familiari. Inoltre, la redazione di questo accordo potrebbe costituire un primo passaggio diretto alla trasmissione del patrimonio familiare il quale può essere prodromico alla costituzione di un museo privato e successivamente essere riflesso nello statuto della fondazione o nel deed del Trust.
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Fondatrice dello studio legale Montani Tesei, prima boutique firm italiana focalizzata esclusivamente in diritto dell’arte e beni culturali. Laureata in giurisprudenza presso la facoltà di Roma Tor Vergata, si specializza in diritto dell’arte presso la scuola superiore Sant’Anna di Pisa seguendo il corso di alta formazione in diritto dell’arte. Ha conseguito il master of art presso la Luiss business school e seguito numerosi corsi di formazione in diritto dell’arte. Autrice di numerosi saggi in materia pubblicati su riviste e quotidiani di settore, è anche collezionista d’arte.

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