Nel caso di Fineco, l’asset mix vede la componente amministrata raggiungere gli 1,4 miliardi di euro, anche grazie al collocamento del Btp Valore
Il Gruppo Azimut registra una raccolta netta positiva per 391 milioni di euro, in calo del -47,38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Le reti di consulenza – Azimut, Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum – salutano il mese di ottobre con una raccolta complessiva superiore agli 1,38 miliardi di euro. Guida Fineco con una raccolta netta pari a 496 milioni di euro, sebbene in calo del -29,94% anno su anno. L’asset mix vede la componente amministrata raggiungere gli 1,4 miliardi di euro per l’istituto guidato da Alessandro Foti (amministratore delegato e direttore generale), anche grazie al collocamento del Btp Valore.
La raccolta gestita ammonta a 13 milioni di euro, legata a disinvestimenti nei prodotti assicurativi per 216 milioni di euro. La raccolta diretta risulta invece negativa per 909 milioni di euro, influenzata dalla sottoscrizione da parte della clientela di circa 620 milioni di euro del Btp Valore (che corrispondono al 3,5% dell’importo offerto in asta nel mese di ottobre) e dalla liquidità temporaneamente utilizzata dai clienti trader con orizzonte temporale di breve periodo per acquistare azioni e obbligazioni sui ribassi sulla scia della correzione di mercato registrata nel mese, fanno sapere dalla banca. I ricavi del brokerage sono stimati a 17 milioni di euro nello stesso periodo, in aumento di più del 25% anno su anno. Da gennaio, invece, i ricavi stimati sfiorano i 157 milioni di euro.
Azimut, raccolta positiva per 391 milioni
Il Gruppo Azimut archivia ottobre con una raccolta netta positiva per 391 milioni di euro (in calo del -47,38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), toccando così i 5,4 miliardi da inizio anno a fronte di un obiettivo per l’intero 2023 di 6-8 miliardi di euro. Le masse totali gestite ammontano a 57,8 miliardi; includendo le masse amministrate, si parla complessivamente di 85,7 miliardi. “Nonostante la componente gestita abbia risentito dei deflussi da mandati istituzionali a bassa redditività in Italia e di un contesto macroeconomico debole, abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita sul fronte dei mercati privati”, ha dichiarato Gabriele Blei, ceo del Gruppo, in occasione della diffusione della raccolta. “Per quanto riguarda la componente non gestita, siamo lieti di annunciare che abbiamo proseguito l’espansione della nostra piattaforma e completato la nostra 130esima transazione in Australia”, racconta l’amministratore delegato.
Banca Generali, effetto Btp Valore da 314 milioni
Quanto a Banca Generali, si parla di una raccolta netta pari a 311 milioni di euro nel mese di ottobre, anche in questo caso in calo del -38,54% anno su anno. Il totale dei nuovi flussi da inizio anno si avvicina ai 4,7 miliardi di euro, in lieve crescita (+2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risparmio amministrato registra flussi netti per 552 milioni di euro, per un totale di 5,3 miliardi da gennaio; una dinamica favorita nuovamente dalla sottoscrizione del Btp Valore 2028 per un importo di 314 milioni di euro, pari all’1,83% dell’emissione totale. I flussi nella consulenza evoluta risultano positivi per 76 milioni di euro, grazie alla spinta da 121 milioni di euro del risparmio amministrato.
Banca Mediolanum, 186 milioni di raccolta netta
Chiude il cerchio Banca Mediolanum, con una raccolta netta totale pari a 186 milioni di euro a ottobre, in calo del -74,31% anno su anno. La raccolta netta gestita si attesta sui 139 milioni di euro, mentre quella in risparmio amministrato si porta sui 47 milioni. Guardando ai risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno, al 30 settembre 2023 la raccolta netta totale risulta positiva per 5,60 miliardi di euro, in linea con i primi nove mesi del 2022. La raccolta netta gestita tocca invece i 2,84 miliardi, in calo del 33% anno su anno. La quota di family banker arriva a 6.222 (+3%) mentre i clienti bancari ammontano a 1.773.400 (+5% rispetto al 31 dicembre 2022).